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sabato | 02-08-2025

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Via Fiorentina, Barone: ‘Progetto incompleto e nessuna trasparenza. Pronto a ricorrere al Difensore Civico’”

Il caso sollevato da Roberto Barone (Arezzo 2020): “Dichiarazioni non veritiere e documentazione negata, i cittadini hanno diritto di sapere”.

AREZZO – Sul progetto dello snodo viario di via Fiorentina si addensano nuove ombre. A sollevare la questione è Roberto Barone, rappresentante della lista “Arezzo 2020 – Per cambiare a Sinistra”, che con una nota inviata alla stampa denuncia presunte irregolarità nella gestione del progetto, mancanza di trasparenza e risposte incomplete da parte dell’amministrazione comunale.

Il nodo ruota attorno alla conferenza stampa tenuta lo scorso 15 maggio dall’assessore alle opere strategiche, in cui – come ricorda Barone – “era stato dichiarato che il progetto dello snodo era completato, verificato e validato”. Ma – precisa – “il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) ha poi dovuto ammettere, nella risposta alla mia interrogazione, che il progetto non era ancora stato validato. Una dichiarazione successivamente confermata anche dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (RPCT), che è anche Segretario Generale del Comune, nel riscontro inviato il 25 luglio a seguito del mio ricorso”.

La critica, dunque, è duplice: da una parte, Barone contesta la veridicità delle dichiarazioni dell’amministrazione; dall’altra, lamenta l’ostruzionismo incontrato nel tentativo di accedere agli atti: “Alla mia richiesta di accesso del 25 maggio – spiega – non ho ricevuto alcun riscontro, nemmeno un diniego motivato. Un silenzio grave, solo apparentemente incomprensibile. Ancora più grave la risposta in ritardo e senza documentazione del RPCT, in seguito al mio ricorso presentato il 30 giugno”.

Secondo Barone, “non è accettabile che né il cronoprogramma, né le tavole progettuali della prima fase siano state condivise, né con me né con il Comitato di via Fiorentina, che pure ha partecipato agli incontri dell’8 giugno e del 22 luglio”. E rincara: “È lecito chiedersi se questo atteggiamento sia dettato dalla volontà di nascondere un progetto ancora incompleto, destinato a subire modifiche in corso d’opera, con il rischio di nuovi ritardi, aumenti dei costi e ulteriori disagi per residenti e commercianti”.

Barone conclude annunciando nuovi passi: “Ho reiterato la richiesta urgente di documentazione al RPCT. Se non otterrò risposta, mi rivolgerò al Difensore Civico Regionale. I cittadini hanno diritto a essere correttamente informati su un progetto gestito, fin qui, con superficialità e pressapochismo”.

Il caso riaccende dunque i riflettori sul cantiere di via Fiorentina e sulla richiesta – ormai insistente – di maggiore trasparenza nella gestione degli interventi pubblici strategici per la città.