Giostra, quei 4 millimetri che pesano: 50 edizioni col tabellone sbagliato. Confermato l’uso attuale fino a settembre

AREZZO – Quattro millimetri potrebbero sembrare una differenza minima, ma nel caso della Giostra sono sufficienti a sollevare interrogativi pesanti sulla regolarità tecnica della manifestazione più amata dagli aretini. È quanto emerso in queste settimane durante i lavori di revisione del regolamento della Giostra del Saracino, dove è stata individuata un’anomalia nel tabellone del Buratto: la sezione del “4 verticale” e di conseguenza anche quella del “2” sottostante, misura 4,3 cm anziché i 4,7 cm previsti dal regolamento tecnico. Un errore non banale, considerata la precisione millimetrica che spesso decide le sorti della lancia. Eppure, per anni nessuno se n’era accorto: né le giurie, né i quartieri, né il Comune, che è responsabile della produzione e validazione dei materiali di gara. La discrepanza è stata rilevata solo di recente, nel corso delle sessioni tecniche dedicate all’aggiornamento del regolamento.
L’indagine sull’anomalia: errore risalente al 2001-2002
Una volta riscontrata la misura errata, l’Ufficio Politiche Culturali e Turistiche – Giostra del Saracino, con il gruppo di lavoro impegnato sulla revisione regolamentare, ha avviato un’accurata analisi storica. Le ricerche condotte presso l’Archivio Storico della città hanno permesso di datare l’anomalia tra il 2001 e il 2002. Da allora, tutte le edizioni della Giostra – compresi allenamenti, prove e carriere ufficiali – si sono disputate con un tabellone tecnicamente non conforme.
Una scoperta che ha generato stupore e riflessione, ma anche una pronta presa di posizione da parte della Consulta della Giostra e dei rettori dei quattro quartieri, che – informati e coinvolti – hanno deliberato all’unanimità di utilizzare gli attuali tabelloni anche per le due edizioni del 2025, per poi procedere alla ristampa corretta in vista del 2026.
“Una scelta condivisa e di buon senso – spiega il consigliere comunale Paolo Bertini – perché tutti i giostratori in attività, così come un’intera generazione di cavalieri, si sono formati su questo tipo di tabellone. Intervenire ora, a poche settimane dalla Giostra di settembre, avrebbe rischiato di alterare gli equilibri consolidati e compromettere la preparazione degli atleti.”
Un errore strutturale, non grafico
Il problema riguarda esclusivamente la colonna verticale del punteggio, mentre le sezioni orizzontali del “4” e del “2”, così come il “5” centrale, risultano conformi alle specifiche del regolamento aggiornato nel 1989. Non si tratta, quindi, di una semplice svista grafica, ma di un errore strutturale di stampa, passato inosservato per oltre vent’anni.
Riflessioni e responsabilità
La vicenda solleva interrogativi sulle procedure di controllo e verifica tecnica dei materiali della Giostra, un evento che richiede il massimo rigore e trasparenza. Al momento, le responsabilità restano indefinite: resta da chiarire chi ha fornito i cartelloni, chi ne ha approvato le misure e perché il difetto non sia mai stato segnalato prima.
C’è anche chi – al margine del dibattito – avanza dubbi sulla posizione delle fotocellule utilizzate per misurare la velocità della carriera. Ma, per ora, si tratta di ipotesi che richiedono ulteriori verifiche tecniche.
Guardare avanti: rigore e consapevolezza
Quel che è certo è che i 4 millimetri di differenza non sono più un mistero. E se per più di vent’anni nessuno li ha visti, ora sono reali, misurati e documentati. La Giostra del Saracino, simbolo dell’identità e della passione aretina, merita standard tecnici impeccabili, al di là del colore del fazzoletto al collo. La decisione di rinviare la correzione al 2026 è figlia del realismo, ma anche del riconoscimento che, finalmente, la regolarità della manifestazione torna sotto la lente con la dovuta attenzione.
Perché la Giostra non è un semplice spettacolo: è tradizione, precisione, orgoglio cittadino. E ogni millimetro conta, figuriamoci quattro!