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domenica | 27-07-2025

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Castiglion Fiorentino: riapre la piscina comunale, ma tra ritardi tecnici e polemiche l’estate è compromessa

La piscina comunale di Castiglion Fiorentino torna in funzione da oggi, sabato 26 luglio, come comunicato via social dal gestore Officina del Nuoto. L’impianto principale riaprirà con orario 10:00–19:00, dopo che da domenica 13 luglio era accessibile solo la vasca per bambini e l’area ombrelloni.

La vicenda ha radici lontane: la gestione della piscina, inizialmente affidata a una società nel 2016, si è interrotta il 31 ottobre 2024, lasciando l’impianto senza affidatario per sei mesi. Il nuovo bando, partito solo ad aprile, si è concluso il 29 maggio, causando un ritardo che ha fatto scattare lamentele da parte dell’opposizione.

Il vice­sindaco Devis Milighetti ha precisato che il gestore ha inevitabilmente dovuto affrontare difficoltà tecniche e la ricerca urgente di bagnini qualificati per garantire la copertura del servizio. 

Particolarmente attivo, su questo tema, il gruppo consiliare di Rinascimento Castiglionese guidato da Paolo Brandi, che ha sollevato pesanti critiche nei confronti dell’amministrazione comunale. Le avverse condizioni dell’impianto, secondo l’opposizione, sono il risultato di anni di mancate manutenzioni e di una gestione temporale fallimentare:

L’apertura totale dell’impianto era inizialmente prevista per giugno, poi spostata alla metà di luglio: ad oggi, finalmente, arriva il via libera completo. Ma a tenere banco sono le ombre su una programmazione ritenuta superficiale e tardiva.

Il sindaco Mario Agnelli ha ammesso che le responsabilità non possono essere ignorate: “Il risultato non c’è ed è sotto gli occhi di tutti” – ha affermato – enfatizzando però le priorità politiche dell’amministrazione su altri investimenti pubblici rispetto alla piscina.

Secondo Agnelli, la struttura necessita di interventi seri nel lungo termine: servirebbero 1,5 milioni di euro per lavori che comprendono vasca e impianti, spogliatoi, uffici, infermeria. Il gestore attuale è legato a un contratto biennale che rende antieconomico qualsiasi investimento rilevante.

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