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domenica | 13-07-2025

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Estate, quel tempo prezioso per genitori e figli

L’estate può lenire molte ferite, ma non tutte trovano sollievo“: gli psicologi toscani tra benessere relazionale e fatica organizzativa delle famiglie. Gulino (Ordine Psicologi Toscana): “Rallentare aiuta ad ascoltare e ascoltarsi, ma servono più strumenti per sostenere i genitori che lavorano”

L’estate, con i suoi ritmi più lenti, rappresenta una straordinaria occasione per riscoprire la dimensione relazionale, recuperare connessioni affettive e rafforzare il legame genitori-figli. Ma allo stesso tempo, per molte famiglie può diventare un periodo critico, segnato da difficoltà organizzative e carenza di servizi.

A sottolinearlo è Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e del Consiglio Nazionale, che invita a cogliere le opportunità della pausa estiva senza dimenticare le sfide che essa comporta, soprattutto per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano.

“L’estate può essere un tempo prezioso per fermarsi, per ascoltare e ascoltarsi – spiega Gulino –. È un’occasione per rallentare e vivere momenti semplici ma significativi con i figli: giocare, chiacchierare, condividere un’attività. Non servono grandi programmi: anche un gesto quotidiano fatto insieme può ridare linfa a una relazione”.

Tuttavia, la chiusura delle scuole porta con sé un’interruzione dei servizi educativi e di cura che molte famiglie faticano a colmare. Secondo recenti dati ISTAT, circa il 60% delle famiglie italiane con figli in età scolare deve riorganizzare in modo significativo la propria quotidianità nei mesi estivi, con un forte impatto soprattutto sulle madri, che ancora oggi sostengono il carico maggiore di cura.

“I costi dei centri estivi, la difficoltà nel coordinare ferie e lavoro, l’assenza di una rete familiare o sociale di supporto – aggiunge Gulino – possono trasformare un periodo potenzialmente rigenerante in fonte di stress. Per questo è importante che le istituzioni riflettano su come garantire una maggiore continuità nei servizi e offrire strumenti concreti per sostenere le famiglie anche nei mesi estivi”.

Il rischio, sottolineano gli psicologi, è che le tensioni legate alla gestione del tempo e delle responsabilità familiari possano compromettere proprio quel benessere emotivo che l’estate promette. Invece, con uno sguardo consapevole, il periodo estivo può diventare un’opportunità per nutrire le relazioni e coltivare spazi di ascolto autentico.

“È il tempo di qualità, più che la quantità, a fare la differenza – conclude Gulino –. Anche in una giornata piena di impegni, un momento dedicato all’altro, libero da distrazioni e tensioni, può avere un valore enorme. I figli non chiedono perfezione, ma presenza. E questa, quando è autentica, costruisce sicurezza, autostima, fiducia”.

🧺 VACANZE IN FAMIGLIA: 5 CONSIGLI DEGLI PSICOLOGI PER UN’ESTATE DI RELAZIONI E BENESSERE

1. Tempo di qualità, non quantità
Anche pochi minuti al giorno, se vissuti con presenza e attenzione, possono rafforzare il legame con i figli. Meglio una chiacchierata vera che ore di convivenza distratta.

2. Fare insieme, anche cose semplici
Cucinare, disegnare, guardare un film o fare una passeggiata: condividere un’attività, senza fretta, crea connessione e ricordi.

3. Coinvolgere i figli nella quotidianità
Anziché vedere la gestione familiare come un peso, trasformarla in un’occasione educativa: fare la spesa insieme, scegliere cosa mangiare, organizzare la giornata.

4. Rispettare i bisogni reciproci
L’estate non è solo dei bambini: anche i genitori hanno bisogno di spazi di riposo. Parlare apertamente dei propri bisogni aiuta a costruire rispetto e comprensione.

5. Chiedere aiuto, senza colpa
Non è un fallimento affidarsi ai nonni, ai centri estivi o a una babysitter. Delegare, quando possibile, è un atto di cura verso sé stessi e la famiglia.