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domenica | 06-07-2025

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Controlli fiscali nei circoli ricreativi e culturali: sanzioni e provvedimento di chiusura temporanea

Nei mesi scorsi numerosi circoli del Valdarno, sia aretino che fiorentino, sono stati sottoposti a verifiche fiscali da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate. In alcuni casi, le contestazioni puntano a ricostruire l’attività dei circoli come assimilabile a quella commerciale, mettendo in discussione il loro inquadramento nel Terzo Settore. Sono già state comminate alcune sanzioni, e per almeno un circolo è stato disposto un provvedimento di chiusura temporanea, poi sospeso in attesa di udienza fissata per fine luglio. Tra i soggetti coinvolti risulta anche un circolo affiliato alle Acli. Sul caso è intervenuto anche il senatore toscano Dario Parrini, che ha presentato un’interrogazione parlamentare per sollecitare l’attenzione dei Ministeri competenti. E’ intervenuto anche il capogruppo PD in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli: “Difendiamo i circoli del Valdarno, presidi sociali e culturali. In Consiglio regionale un atto per fare chiarezza”.

Dal Forum Terzo Settore Toscana: “Controlli fiscali nei circoli? Attenzione a non scambiarli per attività commerciali”. Il portavoce Gianluca Mengozzi: “Rispetto per il lavoro di Finanza ed Entrate, ma ricordiamoci che i circoli sono presìdi di socialità, cultura e comunità”. Acli Toscana: “Non si può equiparare il volontariato a un’attività di lucro”.

Massimo rispetto per il lavoro della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, ma attenzione: mai dimenticare che i circoli non sono attività commerciali. Sono presìdi sociali, culturali e comunitari che tengono insieme le persone, soprattutto nei paesi e nelle zone più distanti dai grandi centri urbani e metropolitani”.

A dirlo è Gianluca Mengozzi, portavoce del Forum del Terzo Settore della Toscana, intervenendo sulla vicenda che sta coinvolgendo numerosi circoli del Valdarno, sottoposti a verifiche fiscali negli ultimi mesi. Le contestazioni mirano a ricostruire i circoli coinvolti come esercizi commerciali, senza considerare le attività sociali che svolgono, cosa che, se confermata, li escluderebbe dal mondo del Terzo Settore assimilandoli all’impresa. In alcuni casi sono state inflitte sanzioni rilevanti, mentre per un circolo è stato addirittura disposto un provvedimento di chiusura temporanea, poi sospeso dai giudici in attesa dell’udienza prevista a fine luglio.

A conferma della delicatezza e della complessità della situazione — aggiunge Mengozzi — nei giorni scorsi anche il senatore toscano Dario Parrini ha presentato un’interrogazione parlamentare per richiamare l’attenzione dei Ministeri competenti su quanto sta accadendo. Un’iniziativa importante che chiede di fare chiarezza e di evitare che realtà associative senza scopo di lucro, iscritte al Registro del Terzo Settore e con una funzione sociale riconosciuta, vengano equiparate ad attività commerciali. È interesse del Terzo settore per primo garantire il rispetto delle regole, riconoscendo però il grande valore sociale e di questi presìdi per le loro comunità“.

Il Forum del Terzo Settore Toscana lancia un appello a cittadini e istituzioni a non cadere in semplificazioni pericolose. “Attenzione a non criminalizzare i circoli ricreativi e culturali — conclude Mengozzi —. Sono un patrimonio del nostro tessuto sociale, luoghi che rafforzano la coesione e la solidarietà nelle comunità tramite il generoso impegno di tanti volontari. Siamo certi che, nel confronto con le autorità, si sapranno distinguere situazioni diverse e riconoscere il valore sociale di chi opera correttamente”.

Sulla vicenda dei controlli nei Circoli del Valdarno, interviene anche Acli Toscana:

Non si può equiparare il volontariato a un’attività di lucro”. La presidente Elena Pampana e i controlli nei circoli: “Non si tratta di chiedere sconti o corsie preferenziali, ma di riconoscere la specificità di queste realtà”.

I controlli delle autorità sono legittimi, ma serve equilibrio. Non si può confondere un circolo con un bar o un’attività commerciale. I circoli sono luoghi che tengono insieme le comunità, promuovono cultura, socialità, inclusione. Non possiamo permettere che questa funzione venga ignorata o ridotta a una questione fiscale”.

A dirlo è Elena Pampana, presidente di Acli Toscana, dopo i controlli di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate che in queste settimane stanno interessando numerosi circoli del Valdarno aretino e fiorentino, tra cui anche una realtà affiliata alle Acli.

Non si tratta di chiedere sconti o corsie preferenziali — prosegue Luigi Scatizzi, presidente delle Acli Aretine — ma di riconoscere la specificità di queste realtà. I circoli non sono imprese private: sono gestiti da volontari, non hanno scopo di lucro, rappresentano un punto di riferimento per giovani, famiglie, anziani, per chi vive nei quartieri e nei paesi. In tante zone, soprattutto fuori dai grandi centri, sono gli unici spazi di socialità e incontro”.

Per questo ci uniamo alla presa di posizione del Forum del Terzo Settore Toscana – spiega la presidente di Acli Toscana – che ha sottolineato la necessità di tutelare il valore sociale dei circoli e lo ringraziamo per l’attenzione e la sensibilità con cui si fa carico delle specificità del Terzo settore toscano”.

Attenzione perché facendo di tutta l’erba un fascio si mette a rischio un patrimonio sociale costruito in decenni di impegno. Per quanto riguarda i circoli — concludono Pampana e Scatizzi— siamo certi che ci sarà la possibilità di chiarire tutto nelle sedi opportune, ma nel frattempo ribadiamo: i circoli sono e devono restare presìdi di comunità, socialità e coesione, non esercizi a scopo di lucro”.

Verifiche fiscali, Ceccarelli: “Circoli ricreativi e culturali presidi sociali”. E annuncia iniziativa regionale

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