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martedì | 26-08-2025

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Arezzo in Piazza dei Miracoli, contro tutti a muso duro

La vigilia è stata movimentata dalla “querelle” sui biglietto. La reciprocità che era stata (pare) assicurata al sindaco Ghinelli una volta sgamati i furbetti della tastiera,  è andata beatamente a farsi benedire con grave nocumento dei fegati nostrani ed anche qualche preoccupazione per l’ordine pubblico, dato che pare certo che si mettano in movimento anche tifosi senza biglietto, per nulla intenzionati a vedersi la partita da qualche bar di Piazza dei miracoli. Se la vedranno i poco lungimiranti dirigenti neroazzurri.

Sul campo, i Dal Canto’s boys dichiarano intenzioni bellicose e coltivano, al pari di ciascuno di noi, il grande sogno a dispetto delll’ingiusto 2-3 dell’andata. Anzi, proprio da quella partita, tecnico e giocatori traggono ragioni di speranza, se non proprio di ottimismo. L’Arezzo mercoledì ha giocato meglio del Pisa, pagando la minor malizia e il solito dazio alla buona sorte che ci accompagna da anni. All’Arena Garibaldi, già dal nome, sarà tutto parecchio difficile: 10.000 spettatori a spingere gli uomini di D’Angelo verso la finale, un avversario oggettivamente forte, l’antipatica sensazione che da “lassù” (roba di palazzo eh, niente a che vedere con gli appelli ultraterreni venuti di moda in politica) si preferisca decisamente vedere all’ultima puntata la squadra del presidente Corrado invece che la nostra. In una parola, ci sarà da giocare contro tutto e contro tutti, con percentuali di successo decisamente inferiori a quelle della controparte.

Nonostante tutto, però, ci proveremo. Ci proveranno i tifosi, incitando a perdifiato seppure in minoranza, ci proverà la squadra, conscia dei propri limiti, ma anche dei propri valori. Il Pisa recupera Marin e Verna, probabile che schieri al centro dell’attacco l’ex Moscardelli. Da parte amaranto, ancora non utilizzabile a pieno Basit, si va verso la conferma dell’undici di mercoledi, con ballottaggi in difesa tra Borghini e Pinto e in attacco tra Cutolo e Rolando. Confermato l’assetto di centrocampo, con Foglia play basso, Serrotti e Buglio esterni e Belloni dietro le punte. A muso duro e petto in fuori. Proviamoci senza paura.