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martedì | 17-06-2025

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Ghinelli, dieci anni da sindaco “tra responsabilità personale e lavoro di squadra con Arezzo nel cuore”

AREZZO – Era il pomeriggio del 16 giugno 2015 quando Alessandro Ghinelli ricevette la telefonata che gli cambiò la vita: il decreto di nomina a sindaco di Arezzo era stato appena recapitato in Comune. Da quel momento, iniziava un percorso lungo, impegnativo e denso di sfide, che oggi – dieci anni dopo – il primo cittadino ha voluto ricordare in un messaggio social intenso e personale.

“Alle 15.00 esatte salivo per la prima volta le scale del Comune da sindaco. Lo feci da solo. Come da solo ho vissuto questi dieci anni di impegno, responsabilità, difficoltà e soddisfazioni,”

scrive Ghinelli sui suoi canali social, sottolineando quanto il ruolo di sindaco, pur condividendo progetti e obiettivi con una squadra, rimanga profondamente segnato da una dimensione di solitudine decisionale e di responsabilità personale.

Una solitudine che non significa isolamento:

“Se le responsabilità che mi sono preso non hanno prodotto danni, ma anzi hanno consentito una crescita reale di Arezzo, lo devo ai miei collaboratori più stretti, agli assessori delle due giunte che ho guidato e ai consiglieri comunali di maggioranza che hanno sostenuto le mie scelte, anche quando non era facile condividerle in pieno. Questo fa la squadra vincente, di cui sono orgogliosamente il ‘capitano’.”

Nel messaggio non mancano riferimenti al periodo della pandemia e alla proroga dell’attuale mandato, dovuta alla scelta del Governo di rinviare le elezioni amministrative:

“Abbiamo accettato la sfida di restare un anno in più con la schiena dritta e la consapevolezza che Arezzo merita un impegno sempre più grande. Sono certo che, con questa squadra, andremo oltre i limiti che ci eravamo dati nel 2014, quando tutto sembrava impossibile. Lo abbiamo dimostrato nel 2020, lo faremo di nuovo nella primavera del 2026.”

Un bilancio non definitivo, ma carico di prospettive, che rivela l’intenzione di proseguire lungo la strada tracciata e di rilanciare ancora una volta il progetto politico per la città.

Dieci anni dopo quella telefonata, Ghinelli ribadisce che la sfida di governare Arezzo non è mai stata una corsa in solitaria, ma un lavoro collettivo, animato da passione, determinazione e amore per la città. E, soprattutto, non è ancora finita.

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