Diario di Bordo
Salvini vince, molte complicità. Populismo, sovranismo, neo peronismo e quell’abbraccio mortale
Ha detto troppi no il M5S: come ampiamente previsto, il reddito di cittadinanza non ha funzionato e non funziona: per le famiglie, perché non risolve i problemi; per il Paese in genere, la cui economia non è ripartita; promesso in campagna elettorale. Fatto. Non va. Senza contare il no alla Tav. Quelli della decrescita felice con il paradosso della titolarità del Mise. Appiattito sulle posizioni della Lega. Si. Un movimento di opposizione, solo quella. Ha dimostrato di non poter governare le complessità con le semplificazioni. Impreparato. Un movimento multiforme, osannato e sopravvalutato da certa stampa. Bravo nella critica, dilettante nella gestione. Si. Non nella costruzione e nella soluzione. Sempre senza indicare le soluzioni. La critica è facile. Il dileggio dell’avversario. Maestri. Un’arte. Nessuna presenza territoriale. Evanescente. Senza referenze, senza referenti. Non contendibile dall’interno. Dall’esterno sì e Salvini lo sa. Lo costruisci con un social media manager e qualche giornalista compiacente che rilancia. Un suicidio politico, 6 milioni e passa di voti persi. Prevedibile. Ruota di scorta della Lega. Verso la dissoluzione: parcellizzati, rischiano la polverizzazione. Ora sotto scacco. E sarà matto. Senza appello. Hanno fatto la storia del Paese. Vincolati al salviniano abbraccio mortale.
Brava la Lega. Arriverà una letterina da Bruxelles. Chi se ne frega. Gli italiani sono con me. Bravo Salvini a intercettare il “sentiment” dei più. Disagio, fisco, immigrazione, disoccupazione, crescita, tutto da traslare in Europa. Gioco, partita, incontro.
I complici sono tanti, non solo i soci governativi grillini.
Il Pd continua a non leggere la realtà. Qui non è nemmeno questione di sapere di politica, è questione di avere o non avere coscienza dei problemi reali del Paese. Perso il contatto con il pianeta terra. Elitari e minoranza. Il lavoro, il sociale, l’uguaglianza, gli ultimi. Parole. Sconosciute. Una storia dimenticata. Secondi.
Brava la Meloni. Tiene, anzi guadagna e ora FdI tallona Forza Italia. Alcune idee sull’Europa da rivisitare, la sicurezza e lo sviluppo, toccando le corde giuste. Rafforzata. Funzionano il populismo, il sovranismo, se volete il neo peronismo. I nuovi dogmi sono patriottismo, sovranità popolare, giustizia sociale.
Forza Italia aspetta il figliol prodigo Salvini. Lui non torna e non tornerà. Fa da solo. Toti sgomita. L’iconica sacralità di Silvio per i più ancora intoccabile. Partito da ridisegnare. Da rifondare, o il capitano lo fagociterà. In attesa della prossima refezione, si risparmiasse almeno rosari, crocifissi e non scomodasse i padreterni in diretta tv o social.




