Non è solo verde. È storia, è vita: studenti lanciano un appello per salvare l’Arno

Arezzo – Da Ponte Buriano a Giovi, lungo un tratto incantato dell’Arno, si snoda un paesaggio che non è soltanto natura: è memoria, è cultura, è biodiversità viva. A difendere questo patrimonio sono i ragazzi della 4B Sezione Rondine del Liceo Petrarca, protagonisti del progetto “Il verde che sparisce”, nato nell’ambito del programma nazionale Green It Up! promosso da Istituto Oikos.
Dopo mesi di esplorazioni sul campo e incontri con esperti ambientali, i ragazzi hanno lanciato un appello ufficiale alle istituzioni comunali e provinciali per tutelare e valorizzare l’area fluviale che corre accanto ad Arezzo. Il loro progetto ha origine in una profonda presa di coscienza: la natura che li circonda sta scomparendo sotto la pressione dell’uomo, ma può ancora essere salvata.
Un ecosistema fragile minacciato dall’uomo
Durante le escursioni, gli studenti hanno rilevato la crescente presenza di specie aliene invasive – come la robinia e l’ailanto – che minacciano la stabilità degli argini e l’habitat della fauna ittica. L’erosione ambientale è aggravata dall’agricoltura intensiva, dall’uso di pesticidi e dalla vicinanza di insediamenti industriali, che contribuiscono a compromettere la qualità dell’acqua.
La perdita di piante autoctone come pioppi e salici priva i pesci di rifugi naturali fondamentali per la sopravvivenza invernale. In un’area già compressa tra fiume e campi coltivati, la biodiversità si riduce giorno dopo giorno.
Un viaggio nella storia tra Leonardo e Dante
Ma il valore del luogo non è solo ecologico. Il percorso tocca tappe dal grande fascino storico: Ponte Buriano, immortalato da Leonardo da Vinci sullo sfondo della Gioconda; Buonriposo, punto di sosta per i foderatori che trasportavano il legname dal Casentino a Firenze; e Vado, località che conserva memoria di antichi traghetti e che, secondo la leggenda, avrebbe ispirato a Dante il personaggio di Caronte.
Le proposte dei ragazzi per salvare il paesaggio
Gli studenti propongono cinque interventi chiave:
Riconoscimento dell’area come SIC o ZPS, per garantire una protezione sistemica e duratura della biodiversità.
Piano di eradicazione delle specie invasive e reinserimento di piante autoctone, con la creazione di nuclei verdi continui.
Monitoraggio regolare della qualità delle acque dell’Arno, per proteggere fauna e rendere l’area eventualmente balneabile.
Installazione di segnaletica informativa, che racconti il valore storico e ambientale del percorso.
Assegnazione di un nome ufficiale al tracciato, per promuoverne il riconoscimento e il coinvolgimento della cittadinanza.
Una scuola che genera cambiamento
La proposta nasce all’interno della Sezione Rondine, innovativo percorso formativo del Liceo Petrarca, ispirato al Metodo Rondine per la trasformazione dei conflitti. Un modello educativo che spinge gli studenti a confrontarsi con la realtà, a lavorare in gruppo, e a diventare cittadini attivi.
Il progetto ha vinto uno dei finanziamenti previsti da Green It Up! e sarà messo in pratica con il supporto di enti e associazioni. Ma il primo, vero passo è già stato fatto: far sentire la propria voce per chi non può parlare – l’ambiente – e prendersi cura del futuro, un passo alla volta.