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venerdì | 06-06-2025

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Giubileo 2025, oltre 300 aretini a Roma per il pellegrinaggio delle famiglie

Roma – Oltre trecento fedeli provenienti dalla Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro hanno partecipato sabato 31 maggio al Giubileo delle Famiglie, nell’ambito delle celebrazioni per il Giubileo 2025, promosso dalla Chiesa cattolica come anno speciale di grazia e rinnovamento spirituale.

Il gruppo, accompagnato dal vicario generale Mons. Alessandro Conti, è partito nelle prime ore del mattino in pullman alla volta della Capitale, dove è stato accolto dalla splendida cornice della basilica di Santa Maria Maggiore, prima tappa del pellegrinaggio. Qui i partecipanti hanno attraversato la Porta Santa, simbolo di riconciliazione, e si sono raccolti in preghiera davanti alla tomba di Papa Francesco e alla reliquia della mangiatoia di Gesù Bambino, con la possibilità di accedere al sacramento della confessione.

Subito dopo, il gruppo ha preso parte a una Messa celebrata nel Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso, noto anche come Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, in un’atmosfera raccolta e carica di spiritualità.

Nel pomeriggio, spazio a una passeggiata per le vie del centro di Roma, animate da iniziative di evangelizzazione e momenti di incontro. Alle 17, il corteo di famiglie si è ritrovato in piazza Pia, tra via della Conciliazione e Ponte Sant’Angelo, da dove è partito il pellegrinaggio verso la Porta Santa della basilica di San Pietro.

In processione, i pellegrini hanno percorso via della Conciliazione, dando vita a un momento di profonda suggestione e comunione, scandito da canti e preghiere. L’ingresso in San Pietro ha rappresentato il culmine della giornata: un gesto forte, collettivo, vissuto con emozione e consapevolezza.

Il pellegrinaggio, organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Familiare, ha voluto sottolineare l’importanza della speranza cristiana, in un’epoca segnata da sfide complesse. Al centro della giornata, anche il valore dell’indulgenza plenaria, offerta dalla Chiesa ai fedeli in occasione dell’anno giubilare, come segno concreto di misericordia e perdono.

«È stata un’esperienza intensa, vissuta nella gioia e nella fede – ha commentato uno degli organizzatori –. Famiglie intere si sono messe in cammino, riscoprendo la bellezza di sentirsi parte di una comunità in pellegrinaggio, unita dalla speranza che nasce dal Vangelo».

Un sabato che resterà impresso nella memoria di molti, vissuto non come semplice escursione spirituale, ma come vera testimonianza di fede condivisa e desiderio di ripartire da valori autentici, con uno sguardo fiducioso rivolto al futuro.

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