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domenica | 13-07-2025

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Sede della Polizia Municipale di via Filzi: “È ora di un consiglio comunale aperto”

La richiesta dei Gruppi Consiliari PD e Arezzo 2020: “Serve trasparenza e confronto con la città su una scelta sbagliata”. Arezzo – “Dopo innumerevoli interrogazioni presentate dai nostri gruppi consiliari, dopo mesi di promesse non mantenute da parte della Giunta Ghinelli, riteniamo sia arrivato il momento di aprire un confronto pubblico vero, trasparente e partecipato sull’annosa vicenda della nuova sede della Polizia Municipale in via Filzi”.

Con queste parole, i Gruppi Consiliari PD e Arezzo 2020 hanno ufficializzato la richiesta rivolta al Presidente del Consiglio Comunale, Luca Stella, di convocare un consiglio comunale aperto alla cittadinanza.

Cittadini, associazioni, commercianti, sindacati e comitati devono poter intervenire direttamente – proseguono i gruppi – e interloquire con la Giunta e con i consiglieri comunali. Non è più accettabile che una decisione così impattante venga gestita senza ascoltare le reali esigenze della comunità.”

La situazione in via Filzi, secondo quanto dichiarato, è sotto gli occhi di tutti: “Un cantiere iniziato e mai portato a termine, un’area in abbandono, con gravi criticità igienico-sanitarie e di sicurezza. Il tutto aggravato da una scelta politica e tecnica discutibile: un appalto sbagliato e la volontà del sindaco Ghinelli di realizzare lì la nuova sede della Municipale, in un immobile di proprietà della Diocesi”.

È una scelta calata dall’alto, sostenuta solo dalla maggioranza di centrodestra – e forse non da tutta – ma mai condivisa dalla cittadinanza. Ex comandante, agenti della Polizia Municipale e numerose associazioni hanno da subito espresso contrarietà.”

PD e Arezzo 2020 rivendicano di aver sempre presentato proposte alternative “più praticabili, più economiche e più rispettose delle esigenze del territorio”, puntualmente ignorate.

Ora non bastano più le parole o gli auspici che la proprietà rispetti le ordinanze – concludono –. È il momento di passare ad atti concreti, nel rispetto dei residenti della zona e di tutta la città. Serve trasparenza, responsabilità e partecipazione.”