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domenica | 25-05-2025

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Agli arresti domiciliari, continuava a spacciare: ora è in carcere

La Polizia di Stato di Arezzo ha arrestato un cittadino albanese, già sottoposto alla detenzione domiciliare, colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è scattata nel corso di un servizio mirato al contrasto del traffico di droga, condotto dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, sotto la direzione del dott. Davide Comito. Gli agenti, impegnati in attività di osservazione, hanno notato l’uomo aggirarsi con fare sospetto nei pressi della sua abitazione, nonostante fosse sottoposto a misura restrittiva.

Nel corso del pedinamento, il soggetto è stato visto uscire e rientrare più volte in casa, fino all’arrivo di un’auto con cui ha effettuato un rapido scambio con il conducente, per poi rientrare subito dopo nella sua abitazione. Un comportamento che ha confermato i sospetti degli investigatori, già in possesso di elementi raccolti in precedenti attività informative, secondo cui l’uomo continuava a gestire attività di spaccio nonostante la misura dei domiciliari.

A seguito di una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno sequestrato circa 60 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, tre telefoni cellulari, oltre 6.000 euro in contanti – ritenuti provento dell’attività illecita – e materiale per il taglio e confezionamento della droga.

L’uomo è stato quindi arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, come previsto dall’articolo 73 del DPR 309/90. Informato il pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Arezzo, l’arrestato è stato condotto nella Casa Circondariale di Arezzo in attesa dell’udienza di convalida.

Il GIP del Tribunale di Arezzo, valutati gli elementi, ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti dell’indagato la custodia cautelare in carcere.

Si ricorda che, trattandosi di una fase preliminare del procedimento penale, l’indagato è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva di condanna, in conformità al principio di presunzione di innocenza.

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