Colori senza confini: l’arte di Afran tra inclusione e visione del futuro

Un artista internazionale, un ex lanificio rigenerato (La.B) e un gruppo di giovani studenti pronti a mettersi in gioco: nasce così Colori senza confini, l’arte come lente per comprendere l’altro, il laboratorio di arte e inclusione ideato e diretto dall’artista camerunense Afran, figura carismatica dell’arte contemporanea internazionale, promosso e organizzato dall’Associazione Pratoveteri APS.
Il progetto, che oggi (lunedì 19 maggio) coinvolgerà gli studenti delle scuole primarie di secondo grado dell’Istituto Comprensivo Alto Casentino di Pratovecchio Stia, è un’opportunità rara per avvicinarsi all’arte contemporanea attraverso un’esperienza diretta e coinvolgente. Afran, scultore, pittore e performer dalla forte vocazione sociale, guiderà i ragazzi in un percorso creativo che usa l’arte come strumento per esplorare i concetti di inclusione e integrazione.
“Più che un laboratorio, l’idea è di far vivere ai ragazzi un’esperienza in cui si metteranno nella pelle dell’artista per provare uno strano cocktail a base di libertà e di regole”, spiega Afran.
In un contesto ludico, ma profondamente formativo, i partecipanti saranno chiamati a progettare e realizzare la propria opera d’arte, ispirandosi a due temi chiave per il territorio: musica e ambiente. Non a caso, la location, il La.B, spazio rigenerato dell’ex lanificio Berti, è anche uno dei cuori pulsanti del festival Naturalmente Pianoforte.
E proprio qui, Afran lascerà il segno anche con un’opera personale – a cui lavorerà nel pomeriggio di oggi e nella giornata di domani (martedì 20 maggio) – realizzata direttamente sul pavimento del La.B: una decorazione site-specific come firma visiva permanente dell’artista, un’impronta creativa che dialoga con lo spazio e con la sua storia.
“L’idea in questo caso è che la convivenza fra il rustico dei muri e l’aspetto sofisticato e contemporaneo del pavimento diventi metafora per una visione di futuro che non prescinde dalla storia”, afferma Afran.
L’opera, di chiara ispirazione musicale e geometrica, entrerà in dialogo visivo con l’architettura industriale dell’ex lanificio, creando un corto circuito estetico e concettuale di grande forza evocativa.
Con Colori Senza Confini, l’Associazione Pratoveteri APS conferma ancora una volta il proprio impegno per la rigenerazione culturale e sociale del territorio, promuovendo progetti capaci di mettere in relazione arte, educazione e comunità.
Afran (pseudonimo di Francis Nathan Abiamba) è un artista contemporaneo nato in Camerun e residente in Italia dal 2009. La sua pratica artistica si sviluppa attraverso diverse discipline, tra cui la pittura, la scultura, l’installazione e la performance. Afran esplora temi legati all’identità e alla sua complessità, ai paradossi e contraddizioni che caratterizzano il mondo contemporaneo. Le sue opere sono caratterizzate da una forte componente simbolica e concettuale.
Afran ha esposto in numerose mostre personali e collettive a livello internazionale tra le quali la 59a Biennale d’arte di Venezia, la triennale di Milano, il collège d’ Europe di Bruges… Ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali tra cui il Premio San Fedele di Milano e il premio Liliana Nocera della Permanente di Milano.
L’impegno sociale e la riflessione critica sul presente fanno di Afran una figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea.
L’associazione Pratoveteri è un’organizzazione di promozione sociale che si dedica alla valorizzazione culturale e artistica del territorio dell’alta valle dell’Arno. Fondata oltre dieci anni fa, l’associazione organizza il festival Naturalmente Pianoforte, un evento che unisce musica, arte e natura nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi.