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mercoledì | 14-05-2025

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Pronto Soccorso della Gruccia, “mancano privacy e personale”

Il Movimento 5 Stelle denuncia criticità al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Valdarno. Carenze strutturali, problemi di privacy e organici ridotti al minimo. È questa la fotografia preoccupante del Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia secondo il Movimento 5 Stelle del Valdarno, che lancia l’allarme dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini. A preoccupare in particolare sono le condizioni del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA), che – nonostante l’apertura di una nuova ala e l’avvio di lavori di ampliamento – continua a mostrare criticità che penalizzano soprattutto i pazienti più fragili. “La postazione di triage – denunciano i pentastellati – è collocata in un’area priva di adeguata riservatezza, esponendo i pazienti a dover discutere le proprie condizioni di salute in pubblico, in contrasto con i basilari principi di tutela della privacy”. Non meno grave, secondo il Movimento, è la carenza di personale sanitario: “Negli ultimi anni – spiegano – abbiamo assistito a una progressiva riduzione dei servizi ospedalieri, come la soppressione dei posti letto in neurologia, mentre la carenza di medici, infermieri e operatori socio-sanitari è diventata ormai cronica. Attualmente, nel Pronto Soccorso, operano soltanto due medici per turno, coadiuvati da specializzandi presenti solo due o tre volte a settimana. Un numero chiaramente insufficiente per fronteggiare l’elevato flusso di accessi”. Un sistema dunque sotto pressione, dove il personale – riconoscono i 5 Stelle – “lavora con dedizione e professionalità, ma spesso oltre i propri limiti”.
A preoccupare è anche il contesto più ampio: “Il possibile riordino della sanità regionale – concludono – rischia di aggravare ulteriormente la situazione. Per questo chiediamo un intervento urgente da parte dell’ASL Toscana Sud Est e il coinvolgimento attivo dei sindaci della vallata per garantire ai cittadini del Valdarno un’assistenza sanitaria degna, accessibile e rispettosa della persona”.

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