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lunedì | 05-05-2025

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Nuovo tempio crematorio a San Giovanni, raccolte 500 firme contro la sua realizzazione

Un fatto, questo, che ha scatenato inevitabili polemiche, soprattutto da parte degli abitanti della zona scelta per la sua costruzione. Da qui ecco la presa di posizione del “Comitato Aria Pulita Valdarno”, la cui protesta contro la realizzazione del tempio e la richiesta di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, ha raggiunto quota 500 firme nelle scorse ore. Ad appoggiare i cittadini in questa “battaglia” ecco il Movimento 5 stelle e le Liste Civiche Sangiovannesi che, con due distinti comunicati, si sono espressi contro questa decisione adottata e approvata dall’attuale giunta comunale. “Abbiamo appreso, affermano i pentastellati, in questi giorni della raccolta firme del comitato “Aria Pulita Valdarno” per chiedere un consiglio comunale aperto per discutere sull’affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, della progettazione, costruzione e gestione di un tempio crematorio a San Giovanni Valdarno Sul tempio crematorio come Movimento 5 Stelle siamo ad oggi stati gli unici ad aver sollevato la questione in consiglio comunale chiedendo di conoscere i parametri ambientali a cui sarebbe stata sottoposta San Giovanni Valdarno. Sappiamo che sono state raccolte 500 firme in poco meno di una settimana da parte del comitato. Oltre ad aver appoggiato da subito la loro iniziativa, i tanti cittadini che si sono avvicinati per firmare confermano le nostre preoccupazioni. Per il prossimo consiglio comunale abbiamo presentato e protocollato una nuova interrogazione per sapere qual è la situazione dell’opera e se la Giunta ha intenzione di concedere un consiglio comunale aperto sul tema”. I civici, dal canto loro, rafforzano la protesta ricordando come non sia strettamente necessario costruire una tale opera che andrebbe ad accogliere utenze non solo da fuori Valdarno ma anche da fuori regione: “Non si capisce per quale motivo il Comune di San Giovanni Valdarno abbia affrettato i tempi dell’approvazione del progetto per la costruzione di un forno crematorio all’interno del tessuto urbano di San Giovanni. Il tutto alla luce della prossima redazione del Piano regionale. O forse lo si capisce troppo bene: la volontà di fare business con un forno crematorio non necessario (secondo la Regione Toscana), ubicato in un territorio non idoneo, che andrà a servire utenze non solo della nostra regione. Una fretta che sicuramente non rispetta i sangiovannesi, che dopo la discarica dovranno subire anche la presenza di un impianto critico, volto soprattutto a soddisfare i bisogni dei non residenti. Il nostro territorio comunale ha già dato in termini di salute e di disagi ambientali. Per questo motivo sosteniamo con forza la raccolta firme del “Comitato Aria Pulita” e a tal proposito abbiamo già inviato richiesta formale al Presidente del Consiglio circa la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario aperto alla cittadinanza. Fermiamo questa Amministrazione comunale, fermiamo questo ulteriore errore: San Giovanni non può continuare a essere la capitale del puzzo!

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