Politica Sanitaria, il PD sangiovannese alza la voce: “Ulteriori tagli, la salute dei cittadini è a rischio”

Ecco spiegata l’adesione alla raccolta firme su scala nazionale per tutelare il sistema sanitario che sta vivendo, tra le altre, una grave carenza di personale specializzato:
“Il Documento di Economia e Finanza 2023 – afferma la nota – prevede ulteriori tagli alla spesa sanitaria, portandola al 6,7% del PIL nel 2023 e addirittura al 6,2% nel 2025. Queste cifre sono inaccettabili. Come può il nostro SSN garantire un adeguato livello di cure con risorse così limitate? La salute dei nostri cittadini è a rischio, e il governo sembra non tenerne conto.
Rimaniamo esterrefatti dalle affermazioni semplicistiche e banali di Calderoli il quale afferma che: “non è solo una questione di finanziamenti ma di come si spendono i soldi”. Noi diciamo che ha ragione ma gli facciamo notare che in Italia, grazie soprattutto al sacrificio del personale sanitario, con il 6% del PIL, manteniamo una qualità dei servizi simile a paesi che spendono il 9%. Se vogliono trovare una scusa per stressare il sistema è privatizzare ci troveranno sulle barricate.
Non solo la spesa sanitaria è al minimo storico, ma stiamo affrontando una grave carenza di personale sanitario. Mancano medici specializzati, infermieri, professionisti tecnici e medici di medicina generale. Le liste d’attesa sono diventate un incubo per i pazienti, che vedono allontanarsi le cure di cui hanno bisogno.
I Pronto Soccorso soffrono una gravissima carenza di personale a causa delle condizioni di lavoro inadeguate a livello salariale, di strumentazione e di sicurezza. Non solo, per le stesse ragioni sempre meno giovani medici scelgono la specializzazione in Medicina d’urgenza, come testimonia l’82% di borse di studio andate deserte pochi giorni fa all’ultimo concorso nazionale. Questo non fa che peggiorare il ciclo vizioso che porterà a una capacità sempre minore del SSN di rispondere alle esigenze immediate dei cittadini.
In questa situazione critica, sull’ordine del giorno relativo alla sanità che ha presentato il gruppo consiliare, è sconvolgente notare che la Lega ha votato contro e che le liste civiche, che ambiscono a governare il nostro comune, hanno scelto la loro storica via storica della fuga: non partecipare al voto perché il tema non è di interesse locale. La salute dei cittadini dovrebbe essere la priorità di ogni amministrazione, indipendentemente dall’appartenenza politica.
Per questo il Partito Democratico di San Giovanni Valdarno ha aderito alla raccolta firme su scala nazionale che ancora sta proseguendo non solo per tutelare il nostro sistema sanitario ma allo stesso tempo chiediamo di rafforzarlo destinando in altra maniera le risorse del PIL.
1. Destinare almeno il 7,5% del PIL al Fondo Sanitario Nazionale. È un passo fondamentale per garantire un finanziamento costante al SSN e per assicurare un adeguato accesso alle cure per tutti i cittadini.
2. Promuovere un piano straordinario di assunzioni e abolire il tetto per la spesa del personale. È essenziale garantire personale sufficiente negli ospedali e sul territorio, evitando soluzioni “tampone” che compromettono la qualità dei servizi sanitari.
3. Ridurre drasticamente le liste d’attesa e migliorare l’organizzazione dei servizi. Questo è fondamentale per garantire cure tempestive ai pazienti.
4. Attuare la riforma della medicina di prossimità. Dobbiamo creare una rete di Case della Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali per prendersi cura delle persone, prevenire le malattie e razionalizzare la spesa del SSN”.