Veneri e Palazzini: "Il Pd continua a mentire sulla sanità nazionale e regionale"

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Dopo le parole dell’ennesimo esponente del Partito Democratico in merito ai presunti tagli alla sanità da parte del Governo Meloni, è ora di fare chiarezza”. Queste le dichiarazioni degli esponenti di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri, Consigliere regionale, e del coordinatore cittadino, nonché capogruppo in Consiglio comunale di Arezzo, Francesco Palazzini.

“In primo luogo, nessun Governo ha mai raggiunto l’obiettivo di portare il Fondo Sanitario Nazionale al 7,5% del Pil, compresi quelli del PD con il Ministro Speranza. Come mai queste lamentele non sono mai state rivolte al precedente Governo?

Non dimentichiamo che nel giugno 2022 la Regione Toscana approvò un documento di quasi 1000 pagine sugli stati generali della sanità regionale, dove non c’era alcuna traccia di una richiesta all’allora Governo Draghi di portare il fondo nazionale al 7,5% del PIL, c'era invece la richiesta di incrementare progressivamente il fondo sanitario nazionale, cosa che sta facendo il Governo Meloni.

Con la legge di Bilancio 2024 il fondo sanitario nazionale viene aumentato di 3 miliardi di euro in più che si aggiungono ai 2,3 già stanziati con la legge di bilancio 2023, per il 2025 vengono stanziati 4 miliardi di euro in più che si aggiungono ai 2,6 miliardi già stanziati, mentre per il 2026 l’aumento sarà pari a 4,2 miliardi di euro in più che si aggiungono ai 2,6 miliardi già stanziati.

Di conseguenza il FSN sale a € 134 miliardi per il 2024, € 135,4 miliardi per il 2025 e € 135,6 miliardi per il 2026. Per dare un’idea dell’entità dell’aumento, nel 2019, ultimo anno prima dell’emergenza Covid, il fondo sanitario nazionale ammontava a 119 miliardi di euro.

Ma veniamo alla sanità regionale che non soffre alcuna riduzione di finanziamenti da parte del Governo, ma che è stata capace di generare buchi di bilancio senza precedenti.

Centinaia di milioni di euro che hanno costretto il Governatore Giani ad aumentare le tasse regionali a tutti i toscani, ma, allo stesso tempo, lo stesso Giani ha trovato le risorse per aumentare lo stipendio annuo di oltre 20mila euro al Direttore Generale della Direzione Sanità.

Una “mala gestio” che per i toscani aggiunge al danno di avere una sanità regionale che non funziona, con liste di attesa lunghe anni, la beffa di vedersi aumentare le tasse per l’incapacità della Regione di governare le spese senza controllo delle proprie Asl.

Una sanità che dovrebbe far coesistere l’assistenza ai contribuenti con la buona amministrazione della cosa pubblica, come ogni manager responsabile dovrebbe assicurare alla propria comunità.

A parer nostro i toscani si sarebbero meritati un assessore alla sanità con comprovate competenze in materia, cosa di cui si dovrebbe accertare il centrosinistra prima di procedere alla nomina di una figura con un carico di responsabilità così importante. Come è dimostrato dai fatti, i soldi ci sono ma vengono spesi male.

Liberare la nostra Regione dal sistema di potere della sinistra sarà la prossima sfida del centrodestra, che come primo obiettivo metterà al centro delle politiche sanitarie i territori ed i servizi ai cittadini, facendo piazza pulita delle vecchie incrostazioni partitiche che per oltre cinquant’anni hanno soffocato le competenze ed il merito in tutti i livelli dell’organizzazione sanitaria regionale, attraverso un sistema pervasivo e impermeabile alle legittime richieste e aspettative dei toscani”.

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