D'Ettore su nomine nelle partecipate: "Procedura consueta, il sindaco chiese rosa di nomi"

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Al processo Coingas Estra, filone nomine nelle partecipate, udienza dedicata all'interrogatorio dell'On. Felice Maurizio D'Ettore: "Le nostre indicazioni caddero su Luca Amendola, Bernardo Mennini e Francesca Lucherini. Nessun rapporto personale con Bardelli".

Ha ricostruito in aula la procedura delle nomine nelle partecipate, non lesinando dettagli e considerazioni. Il parlamentare aretino Felice Maurizio D'Ettore è stato interrogato stamani nell'aula della Vela dalla pubblica accusa e dagli avvocati della difesa, nell'ambito di uno dei filoni del cosiddetto processo Coingas Estra, quello riguardante le nomine delle aziende partecipate. In questo procedimento, accuse per traffico di influenze gravano su Amendola e Bardelli e di favoreggiamento sul Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Come già deposto in aula dall'On. Stefano Mugnai, all'epoca dei fatti coordinatore provinciale di Forza Italia, anche D'Ettore ha tenuto a riaffermare quella che è una dinamica rispondente ad "una consuetudine del tutto legittima", ha dichiarato D'Ettore. "Il sindaco che vince le elezioni chiede ai partiti che compongono la coalizione di indicare un elenco di nominativi di soggetti che andranno a ricoprire ruoli nelle partecipate". Forza Italia era tra i partiti di maggioranza "e quindi - ha spiegato D'Ettore, che poi con Mugnai sarebbe confluito in Coraggio Italia - abbiamo presentato le nostre candidature: Luca Amendola, Bernardo Mennini e Francesca Lucherini". Amendola proveniva dall'area cattolica del partito, "perché come la Magistratura ha le sue correnti, in politica abbiamo le varie componenti", ha detto D'Ettore replicando al capo della Procura Roberto Rossi e alla pm Chiara Pistolesi. Si tratta di indicazioni meramente politiche, "poi è il sindaco, in base al curriculum dei candidati e in base alla loro disponibilità ed esperienza, a prendere la decisione finale, sentito il Consiglio comunale". Sul consigliere Bardelli, D'Ettore ha ricordato il fastidio espressogli dal collega deputato Mugnai e di essere stato anche lui contattato dal Sindaco Alessandro Ghinelli per "questioni personali dello stesso Bardelli, peraltro proveniente da Casa Pound, area politicamente distante dalle nostre posizioni moderate", ma di aver respinto al mittente ogni dialogo. Sulla mancata nomina di Bardelli alla presidenza del Consiglio Comunale di Arezzo, nonostante l'esito per lui favorevole in termini di preferenze alle elezioni: "Si tratta ancora una volta di una decisione politica, i partiti hanno confluito sul nome di Mattesini". "E con Bardelli - ha concluso d'Ettore - non ho mai avuto rapporti personali diretti, solo di tipo politico". In aula, con i rispettivi avvocati, erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Arezzo Ghinelli, l'assessore Merelli e l'attuale amministratore unico di Coingas Franco Scortecci.

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