Arezzo, applausi per tutti: campionato in archivio, con un'eredità importante
Niente “remuntada”, però che Arezzo! La squadra di Dal Canto saluta i play-off dopo due partite giocate contro un avversario fortissimo che è stato a lungo dominato sul piano del gioco e delle occasioni
Per questo alla fine, pur nella consapevolezza di aver disputato una grande stagione, resta un po’ di amaro in bocca. Anche nella bolgia dell’Arena Garibaldi gli amaranto hanno incantato per lunghi tratti con una capacità di palleggio e di manovra che, soprattutto nella prima mezz’ora, ha praticamente annichilito il Pisa. Ci è mancata la concretezza, gli episodi per la seconda volta consecutiva sono girati dalla parte sbagliata: c ‘è stato sempre un tocco di troppo, un piede avversario di mezzo, la dea bendata più cieca che mai. Eppure le opportunità si sono avute: Cutolo, Brunori, Belloni, poi nel secondo tempo ancora Cutolo e poi Butic. E dall’altre parte Pelagotti sostanzialmente inoperoso per tutta la partita, dato che sulla rasoiata di Izzillo a 5 dalla fine poteva farci poco e niente. In due partite i neroazzurri ci hanno rifilato 4 gol con tre tiri. Il calcio è anche questo: vince chi fa gol e loro su questo punto hanno fatto pesare malizia e mestiere. Prestazione super per Pelagatti, Sala (se all’Inter non se lo tengono in rosa sono pazzi!), Serrotti, Belloni, ma tutti sono stati bravi a stare sul pezzo, a non mollare di un centimetro fino al gol taglia gambe.
Encomiabili i mille saliti sotto la torre a sostenere la squadra, fantastico l’abbraccio collettivo a fine partita con la gente a ringraziare in coro i protagonisti di un anno bellissimo. Da Ottobre ad oggi questi giocatori hanno saputo farci divertire, ci hanno resi orgogliosi con prestazioni eccellenti, hanno saputo giocare (quasi) sempre molto bene. Nel finale di stagione si è aggiunta anche una crescita mentale che ci ha fatto vivere emozioni fortissime come contro Novara, Viterbese e Pisa.
Applausi. Tanti e meritati. Ora il campionato va in archivio ma ci lascia una eredità importante sulla quale lavorare per ottenere in futuro quei successi che vogliamo tutti. C’è una base tecnica significativa, c’è una base societaria importante, c’è una dirigenza tecnica che pochi altri possono vantare in categoria. Ancora col cuore gonfio di emozione ripartiamo da qua. Sempre e solo forza Arezzo.
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