Arezzo, prima era una montagna, ora è l'Everest. Scaliamolo tutti insieme

. Inserito in Visto dalla curva

Finisce con la Minghelli che applaude comunque una squadra che ha saputo onorare la maglia e giocare da pari a pari con una formazione decisamente molto forte. E poi c’è  il ritorno. Quasi impossibile, ma a quel quasi ci attaccheremo con tutte le nostre forze.

Visto dalla curva è stato uno spettacolo comunque, anche se con un retrogusto amaro e la sensazione di essere arrivati davvero ad un passo dal potercela fare.

L’Arezzo ammaina la bandiera per la prima volta in casa ed accade nella sera dell’attesissimo match di andata della semifinale play-off. Lo fa contro un avversario molto forte ed in grande fiducia, una squadra che gioca per vincere e che sa come farlo sfruttando e facendo girare dalla propria parte gli episodi che in partite come questa sono spesso determinanti.

L’Arezzo però ha giocato una grande partita.

A lungo gli amaranto hanno imposto il loro gioco, fatto girare palla, creato occasioni. La squadra ha saputo reagire ad uno svantaggio quasi immediato,  giungendo fino a ribaltarla. Poi un paio delle nostre endemiche leggerezze ci sono state fatali ed anche questa volta la dea bendata non è stata benigna con i nostri colori. Sul rigore sbagliato di Cutolo si sono infranti slancio e speranze per questa sera, ma ci sono altri novanta minuti e bisogna andarceli a combattere pallone su pallone anche se la montagna sarà ripidissima .

Cronaca ricca di episodi, a partire da coreografie fantastiche sia in curva Sud che in quella ospiti. Poi quando l’occhio torna al campo il Pisa va in gol: cross morbido e solita amnesia difensiva che consente a Marconi di sorprendere Pelagotti. L’Arezzo reagisce e dopo qualche tentativo la pareggia con Cutolo, bravo a trasformare in gol una respinta di gori su staffilata di Serrotti. Ancora il capitano sfiora la traversa con una conclusione dal limite. Al riposo si va sul pari e ci sta tutto. Inizio ripresa col botto: grande azione amaranto. Sala-Cutolo-Serrotti-Sala che va in percussione in area; sul traversone la palla rimane lì dove si avventa Brunori che infila. L’inerzia sembra dalla parte dei ragazzi di Dal Canto ma al 5°, in possesso palla, ci si attarda nel rilancio e il Pisa riconquista il gioco. Sul cross in area Pinto atterra Masucci. Rigore e Marconi fa 2-2. Si riparte. Sala di testa su angolo di Cutolo fa gridare al gol, ma un difensore salva sulla linea. Sulla ripartenza Di Quinzio coglie fuori posizione la difesa e insacca. L’Arezzo non ci sta, torna a premere sull’accelleratore e  al 25° Brunori viene strattonato in area. Il rigore stavolta è per l’Arezzo. Dagli undici metri però il capitano calcia forte ma non abbastanza angolato e Gori salva porta e risultato. L’Arezzo si sgonfia un po’ e il Pisa, squadra di gente esperta e di qualità, la gestisce senza rischiare più di tanto.

Finisce con la Minghelli che applaude comunque una squadra che ha saputo onorare la maglia e giocare da pari a pari con una formazione decisamente molto forte. E poi c’è  il ritorno. Quasi impossibile, ma a quel quasi ci attaccheremo con tutte le nostre forze.

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.