Arezzo, col Novara gara difficile, la prima di un trittico-verità. Ma noi vogliamo riprendere a sognare

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Al “Città di Arezzo” per ripartire. Arriva il Novara, squadrone costruito in estate per giocarsela direttamente tra i cadetti e poi rimasto invischiato nelle beghe di inizio campionato.

Gli amaranto vengono dalle prestazioni in chiaroscuro contro Olbia e Cuneo (qualche lampo, molte ombre), ma con la voglia dichiarata di riprendere a correre per giocarsela fino in fondo, che sia la griglia play-off o che sia qualcosa di ancora più grande che non si nomina neppure. Mancheranno due giocatori base dello schieramento di Dal Canto come Pelagatti e Brunori, entrambi in diffida ed entrambi “bollati” in Piemonte una settimana fa. Al posto del centrale difensivo si rivedrà quindi Burzigotti, l’eroe della gara con l’Olbia, che garantisce esperienza e centimetri che non fanno scomodo contro il reparto offensivo degli azzurri. Più complicata la sostituzione di Brunori, perché nessuno dei possibili  rimpiazzi ha la sua grinta, il suo dinamismo, la sua predisposizione al sacrificio a supporto della squadra. Con molta probabilità toccherà a Persano anche per dare un maggior peso specifico al reparto avanzato. Certo è che l’ex Lecce è chiamato a dare una risposta convincente dopo che nelle ultime uscite (parziali quanto si vuole) ha suscitato più dubbi che certezze, più mugugni che applausi. A centrocampo probabile il rientro di Basit  per un reparto completato da Foglia e Buglio con Serrotti dietro le punte e Belloni (recuperato al 100%) pronto a subentrare a partita in corso, come del resto Rolando che potrebbe fare staffetta con Nello Cutolo.

Il Novara ha cambiato allenatore da poco ed al posto del discontinuo Viali è stato ingaggiato l’esperto Sannino, uno che ha esperienza da vendere e che sa leggere le partite e gli avversari. A disposizione del tecnico campano una rosa di giocatori di valore; da Tommaso Bianchi a Schiavi, da Rigione a Tinaglia per finire con Cacia ed Eusepi. Una corazzata che ha fatto fatica ad ingranare ma che nell’ultimo turno ha piegato la Pro Vercelli nel sentitissimo derby delle risaie e che arriva motivata e vogliosa di risalire posizioni. Partita tosta e difficile, la prima di un trittico-verità. Ma noi vogliamo riprendere a sognare.

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.