Arezzo, oggi, come sempre da qui alla fine, l'obiettivo dovrà essere la vittoria

. Inserito in Visto dalla curva

Città di Arezzo, ore 14.30. Si torna nel nostro stadio per continuare a sognare. L’avversario del giorno sarà l’Olbia dell’allenatore-chirurgo Filippi, prima lanciato in prima squadra dopo le stagioni da vice, poi esonerato ed infine richiamato

causa l’insoddisfacente cammino del nostro concittadino Guido Carboni che era stato chiamato sulla panchina sarda.

L’Olbia arriva da due gare consecutive in casa, comprendendo il recupero con il Siena di mercoledì (trequarti di recupero, poiché si è partiti dal 15° del primo tempo) nelle quali ha raccolto 4 punti. Domenica scorsa ha strapazzato la Carrarese ma è un fatto che i bianchi della Costa Smeralda sono assai più temibili in casa che fuori. Resta il fatto che le ultime due volte che l’Olbia si è presentato a casa nostra ha fatto bottino pieno e questo basta e avanza a farci fare gli scongiuri. Oltretutto è stata una settimana strana, cominciata con l’esclusione della Pro Piacenza e terminata con la conferenza stampa di puntualizzazione del Direttore Pieroni che, tra le altre cose, ha spiegato anche perché Pelagatti non sarà della partita (un atteggiamento saggiamente prudenziale, visto che la sportività esiste solo a parole e dunque meglio che il buon Carlo salti tre gare anziché due, piuttosto che fornire un appiglio a chi potrebbe andare una volta di più per tribunali).

L’Arezzo ci arriva in salute, forte di 70 minuti giocati alla grande a Chiavari che hanno fruttato tre punti pesanti che hanno consentito di riprendere la corsa dopo i tre pareggi consecutivi del mese di febbraio. L’obiettivo, come sempre e dovunque dovrà essere di qui alla fine, è la conquista della vittoria. Naturalmente va da sé che anche questa, come ogni altra gara di questo campionato, non è e non sarà una partita facile. L’Olbia ha un reparto offensivo di valore assoluto, imperniato sull’estro di Ragatzu e la fisicità di Ogunsaye e Ceter. Dinamico il centrocampo, i sardi soprattutto in trasferta hanno semmai mostrato qualche crepa in difesa. Dovremo esser bravi a  prenderli in velocità e sulla tecnica (che i nostri hanno di qualità superiore) gestendo poi la gara senza i troppi patemi del recente passato. 

La formazione probabilmente ricalcherà quella vista in Liguria sette giorni fa, con la citata eccezione di Pelagatti al cui posto potrebbe giocare Burzigotti (anche per struttura fisica adatta ad arginare le torri di Filippi). Da vedere se Dal Canto tornerà a lanciare dal primo minuto Basit, riportando Foglia ad esterno di centrocampo  con Buglio in panchina (Serrotti ad oggi è indispensabile). Quasi certa la conferma del trident, con Cutolo, Brunori e Rolando (per me è tridente, perché l’ex Gozzano trequartista non lo è e si vede). Pronti al subentro, per assicurare gamba e risultato, Belloni, Salifu e chi starà fuori tra Basit e Buglio. Torna anche, dopo lo sciopero ammirevole ma un po’ autolesionista della gara con la Juve, il tifo organizzato della Minghelli. Ingrediente non da poco, per inseguire insieme la vittoria che vogliamo.

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.