Arezzo, a Novara tutte le ragioni per andare a giocarcela: un altro mattoncino alla portata degli amaranto

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Senza tregua. Abbiamo ancora nel cuore e negli occhi le emozioni del mercoledì con la Pro Vercelli che già si riparte;, destinazione Novara. L’Arezzo prosegue e conclude il tris piemontese andando a rendere visita alla patria di Silvio Piola e nello stadio a lui dedicato

Ci arriva da capolista più provvisoria del solito, nel senso che ogni piazzamento è sempre suscettibile di variazione fino alla foto dell’ultima giornata che sancisce gli esiti definitivi, ma in questo caso si aggiungono  le molte gare da recuperare, tra cui le due che proprio la coinquilina della prima piazza, il Piacenza, deve ancora giocare.

Comunque sia, ci si arriva  con la serenità e la consapevolezza che la squadra sta bene, che partita dopo partita va assumendo una sua precisa fisionomia e che i ragazzini pescati in estate da Pieroni e Testini stanno crescendo, probabilmente anche oltre le aspettative degli stessi demiurghi della rosa 2019-2019.

Davanti troveremo un’avversaria costruita, come quella di mercoledì sera, per giocare la stagione tra i cadetti e rimasta impantanata nelle note e vergognose vicende. E’ però anche un Novara che fino ad oggi è decisamente al di sotto del rendimento preventivato, anche considerando i disagi e le difficoltà dello “stop & go” imposto dalla Lega. Gli azzurri hanno 8 punti e tre gare da recuperare. Non molto per chi era partito con ambizioni dichiarate.  Mentre noi si gongolava contro i cugini loro, per dire, la squadra di Viali perdeva in maniera clamorosa tra le mura amiche contro l’ultima della classe. Polemiche, ritiro, panchina che scotta. Insomma, il clima sul terreno (sintetico) di Novara sarà caldo a dispetto delle previsioni che minacciano pioggia. L’Arezzo però ha i mezzi e la possibilità di fare bene. Tra noi ed i nostri avversari, quelli che hanno da perdere di più sono sicuramente loro, partiti per fare i protagonisti, con un attacco che vanta Cacia ed Eusepi ed un organico che avrebbe dovuto consentire una B tranquilla.

Ci sono tutte le ragioni per andare a giocarcela, come sempre, come contro chiunque. Andiamo a fare il nostro gioco e cerchiamo anzi di trasformare in punti di forza l’eventuale (probabile) tensione dei nostri avversari. La costruzione è appena all’inizio, tornare con un mattoncino anche da Novara è alla nostra portata.

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.