Sconfitti in campo, largamente vittoriosi sugli spalti, una ragione in più per crescere alla svelta. Visto dalla curva di P. Galletti

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Questa è la C, bellezze! I “ragazzotti” di Dal Canto escono dalla Coppa a Lucca dopo una partita che ha confermato, purtroppo, le parole preoccupate dell’allenatore alla vigilia

Al “Porta Elisa “ i giovani amaranto si sono trovati a giostrare su un campo spelacchiato e gibboso, contro un avversario ancora un po’ raffazzonato ma ricco d’esperienza che, senza eccedere in cattiveria ma mettendo sul piatto le caratteristiche tipiche della categoria (grinta, pedata al momento giusto) li ha costretti per quasi tutta la gara a girare per linee orizzontali senza riuscire ad incidere più di tanto, evidenziando limiti soprattutto di approccio e maturità.

In  mezzo al campo mancano sostanza ed esperienza, nonostante la buona mezz’ora di Tassi e il discreto approccio di Serrotti, ma Foglia corre spesso a vuoto in un ruolo dove forse non si trova del tutto a suo agio e Bruschi appare ancora acerbo.

Il risultato è stato di parecchie ripartenze sbagliate nella misura alternate a qualche buona incursione (fino a che gli ha retto il fiato l’asse Serrotti- Verrutti ha prodotto qualche buono scambio),  ma sostanzialmente poche palle giocabili per Cutolo e Brunori che hanno encomiabilmente corso tanto anche per andarselo a cercare qualche pallone, anche se alla fine di tiri in porta se ne son visti forse un paio.  

Nella prima parte di gara  il filtro degli amaranto (ancora in quella improponibile ed antiestetica divisa arancione) è stato quasi nullo e la nostra mediana era regolarmente saltata dai padroni di casa esponendo la difesa a rischi supplementari .là dietro si è sbandato a tratti in maniera evidente.

Meglio nel secondo tempo, a parte qualche lapsus, forse imputabile alla stanchezza, che ha messo due o tre volte gli avanti di Favarin in condizione di chiudere anzitempo la partita. In tutti questo la qualificazione ce la siamo mangiati con le nostre mani dall’87° in avanti e forse anche qualche minuto prima con la sostituzione di Cutolo (oggettivamente stanco) che con l’approssimarsi dei calci di rigore forse si poteva evitare.

Resta il fatto che a tre dalla fine Brunori ha la più ghiotta delle occasioni per chiudere in gloria una serata faticosa. Rigore a favore ed avversari alle corde. Il bomber dell’estate ( che pare non giocare tranquillo e non so perché ) calcia lento e centrale consentendo al portiere della Lucchese di cominciare la sua serata da eroe. 

Incommentabile la serie dei rigori con Buglio e Bruschi che calciano in maniera inguardabile e Persano che angola abbastanza ma lento e a mezza altezza, ovvero là dove un portiere già galvanizzato non può non arrivare. L’unico a centrare la porta è Foglia e probabilmente non è un caso.

Intendiamoci, non è certo il momento  di fare drammi, ci sono 20 giorni all’inizio del campionato e sicuramente c’è il modo di lavorare, migliorare e magari intervenire sul parco giocatori snellendo la rosa e puntellandola dove serve. Fuori dalle partite ufficiali fino al 2 settembre avremo solo amichevoli. Sarà importante giocarle con avversari di categoria in modo che la maturazione dei giovani proceda a rischio accelerato e ai nastri di partenza ci si trovi con qualche livido in più ma anche con una maggiore consapevolezza .

Ultima nota: sconfitti in campo, largamente vittoriosi sugli spalti. L’audio registrava quasi solo i cori degli impagabili supportes della “Minghelli”. Una ragione in più per crescere alla svelta.

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.