Arezzo rimanda il decollo. E ora riparte la caccia alla vittoria esterna

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“Con quella faccia un po' così, quell’espressione un po' così che abbiamo noi che abbiamo lasciato il “Città di Arezzo” dopo l’esordio 2020 degli amaranto"

Eh si,inutile negarlo: ci aspettavamo una vittoria che segnasse una volta per tutte la svolta della stagione ed invece ci ritroviamo con un pareggio che lascia più o meno le cose come stanno (hanno pareggiato quasi tutti), ma rimanda l’auspicato “decollo”. La lunga sosta ha lasciato ruggine da smaltire in quasi tutti, basta vedere certi risultati anche in altri gironi, ma indubbiamente l’Arezzo di domenica ha perso smalto rispetto a quello compatto e brillante di novembre e dicembre. Vero che l’avversario era ben disposto in campo, che ha chiuso bene i corridoi esterni e fatto della compattezza e della “tigna”la sua forza,  ma certamente è mancata lucidità e, soprattutto nella ripresa, anche condizione. 

Il primo tempo ci ha comunque procurato almeno 4 nitide palle gol e qualche buona iniziativa, ma è mancata la capacità di allargare il gioco che avrebbe agevolato la fase d’attacco e creato maggiori spazi per gli attaccanti.  Invece ci siamo intestarditi tante volte nel batti e ribatti in un fazzoletto di terreno, restringendo gli spazi e favorendo la fase difensiva della Pianese.

Nel secondo tempo poi la condizione fisica è vistosamente calata e la squadra di Masi ha potuto controllare senza particolari affanni un Arezzo imballato e con poche idee. I cambi hanno inciso poco e nulla anche perché Picchi è un buon podista della mediana ma certamente non possiede visione di gioco da play-basso,  il cambio Piu – Rolando era una staffetta che ha lasciate invariate le cose e Cheddira… è Cheddira. Lotta e sgomita, ma la porta resta un miraggio (attenuante non da poco, nessuna palla decorosamente giocabile).  Le carenze di organico e di alternative tornano a galla dopo prestazioni così: manca un vero facitore di gioco in mezzo al campo, manca una punta di rincalzo che possa supportare ed eventualmente surrogare Cutolo e Gori quando, come domenica, il primo non è in giornata ed il secondo latita dal gioco e fa più confusione che sostanza anche in area di rigore, manca un centrale difensivo di qualità che sappia anche impostare ora che è moda cominciare l’azione ripartendo dal portiere (certi orrori di palleggio non si possono proprio vedere).

Ci sarebbe il mercato aperto, ma ci sarà la volontà di intervenire? Vedremo. Intanto riparte la caccia alla vittoria esterna.

Tags: S.S. Arezzo Pianese

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.