Una volta di più Carrara diventa crocevia nei destini aretini

. Inserito in Visto dalla curva

Lasciamo da una parte i dolci ricordi. Carrara oggi dovrà dirci qualcosa di importante riguardo all’Arezzo di Di Donato. Gli amaranto sono chiamati a dare continuità a due buone prestazioni con l’obbligo di portarsi a casa un risultato utile da un campo difficilissimo.

I progressi visti contro Pontedera e Olbia hanno bisogno di conferme nell’atteggiamento ed in classifica. Certamente in quest’ottica cliente peggiore non poteva capitare, dato che la Carrarese di Silvio Baldini punta alla serie B senza nemmeno nascondersi ed è reduce da un 2-2 sul campo della capolista Monza. I giallo azzurri, che tre anni fa parevano sulla soglia del fallimento sportivo ed economico, si sono rilanciati con l’appoggio fattivo dell’amministrazione comunale e degli imprenditori locali del marmo; hanno scelto Baldini con un progetto-scommessa che li ha visti recitare da protagonisti già nella scorsa stagione. Per questo campionato i marmiferi hanno mantenuto l’intelaiatura della scorsa stagione, confermando Tavano, Maccarone, Caccavallo, Cardoselli, Valente, ai quali ha aggiunto due big della categoria come Calderini, Conson ed Infantino. Formazione che predilige il gioco d’attacco, che fa della rapidità d’esecuzione la sua arma migliore, la Carrarese  vuole tornare al successo dopo l’inatteso  scivolone di 15 giorni fa con il Lecco.

L’Arezzo (senza Gori, impegnato con la nazionale), appare sulla carta come la vittima predestinata della voglia di vittoria dei padroni di casa, ma i ragazzi guidati da capitan Cutolo non possono concedere niente. La formazione dovrebbe essere quella che ha battuto l’Olbia, con Cheddira al posto di Gori almeno al fischio d’inizio. Ci sarà da stare parecchio “corti” perché sfilacciarsi contro gli uomini di Baldini significa consegnarsi da soli al massacro, ci sarà da stare molto attenti sui traversoni dalla tre quarti o dalle ali, giacchè i fatti ci dicono che su quelle palle palesiamo incertezze decisive. Nonostante tutto, però, dobbiamo provarci.  

L’inizio stagione è stato tutto in salita tra infortuni, incomprensioni tattiche, sviste arbitrali; negli ultimi 180 minuti di campionato una luce in fondo al tunnel è sembrato di vederla, ma va da sé che uscire con le ossa rotte dallo stadio apuano rimetterebbe in moto il circolo vizioso di polemiche, dubbi, incertezze. Per questo non possiamo permetterci di tornare senza un risultato positivo, per questo una volta di più Carrara diventa crocevia nei destini aretini.

Tags: S.S. Arezzo Carrarese

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.