ANGT chiede tolleranza zero sulle guide abusive

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Legalità e sicurezza – un binomio imprescindibile per salvaguardare la professione di guida turistica e l’immagine dell’Italia.

 L’Associazione Nazionale Guide Turistiche – ANGT - a seguito dell'emanazione della circolare “Spiagge sicure” ha inviato un documento al Ministro dell’Interno Salvini chiedendo l'applicazione della stessa nelle piccole ma soprattutto nelle grandi città con controlli capillari (ad oggi del tutto assenti) sulle persone in accompagnamento dei gruppi, per verificare se si tratti di guide turistiche abilitate secondo le normative vigenti.

Purtroppo le nostre maggiori mete turistiche sono ormai invase da gruppi condotti da guide abusive di ogni nazionalità che esibiscono tesserini non validi, spacciandosi per guide abilitate, non ultimo il caso segnalato a Roma e Bari di false guide o procacciatori che indossavano tesserini contraffatti” spiega la Presidente Adina Persano”.

 Da sempre ANGT denuncia questo fenomeno che ha assunto livelli non più tollerabili soprattutto nelle grandi città.

 L’esercizio abusivo della professione, (art. 348 c.p.) non solo pone problemi strettamente connessi con i principi di legalità e sicurezza ma crea le basi per una perdita economica per i professionisti ma soprattutto per lo Stato con i mancati introiti relativi al pagamento di tasse e contributi previdenziali. 

Le guide turistiche” afferma Adina Persano, “ per la peculiarità della professione esercitata, sono presenti quotidianamente e capillarmente nei luoghi maggiormente affollati da turisti di ogni provenienza. Tali luoghi coincidono dolorosamente con molti degli “obiettivi sensibili”, purtroppo facilmente attaccabili come i fatti di cronaca ci hanno dimostrato”.

 “Non solo le guide abilitate costituiscono un elemento di legalità a difesa e tutela del proprio paese” continua la Presidente, “ma varie volte hanno salvato la vita di tante persone grazie alla conoscenza specifica dei luoghi.”.

 “Abbiamo chiesto al Ministro anche una attenta valutazione e vigilanza nel caso di prestazione temporanea e occasionale di guide turistiche provenienti dai paesi europei”, spiega Adina Persano, “al fine di verificare che queste siano effettivamente in regola con le qualifiche professionali richieste nel loro paese d’origine e risultino nell’elenco disponibile nel sito del MIBAC”.

 “Auspichiamo” conclude la Presidente, “ che siano anche intensificati i controlli tra quella miriade di persone che ogni giorno avvicina i turisti per motivi commerciali: quelli che propongono la vendita di tour nei pressi di monumenti e soprattutto i venditori ambulanti: si tratta di “categorie” che anche le forze dell'ordine ogni giorno in servizio presso un monumento sono abituati a vedere e che quindi più di altri si “mimetizzano” facilmente tra i turisti.”.
 
Le richieste al Ministro, oltre a esprimere lo stato di disagio professionale della categoria provocato da una situazione di illegalità diffusa, hanno lo scopo di garantire il rispetto e la sicurezza dei visitatori, dei professionisti abilitati e del patrimonio culturale nazionale che oggi più che mai potrebbe essere facile bersaglio di atti di inciviltà.
 
Non solo quindi spiagge sicure ma anche città, musei e monumenti sicuri,” conclude la Presidente, “con il coinvolgimento in primis dei Prefetti, dei sindaci e delle forze dell'ordine tutte, avendo a disposizione fondi straordinari per poter realizzare controlli efficaci”.

 “Al Ministro chiediamo di lanciare un appello anche per le guide turistiche”: «Non utilizzate false guide, non fatevi guidare da coloro che non hanno nessun titolo per farlo, non comprate visite guidate o tours irregolari che possono essere dannosi per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio e per la nostra cultura, impoverendo i nostri professionisti».
Le guide turistiche apprezzeranno molto.

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