Il territorio aretino al sapore di scottiglia: l'itinerario del gusto proposto da Artourt Toscana
Il tour si snoda tra Anghiari, Arezzo, Foiano della Chiana, Cortona, 20 chilometri scanditi dal profumo dei tartufi dell'Azienda Agricola Villa Magna, dal sapore del gin “made in Tuscany” di Sabatini, dalla vista dei campi coltivati con grani antichi e legumi dell'azienda Gorfini Giuliano o delle vigne della San Luciano, dal gusto dei formaggi del caseificio Caseificio Matteassi Onelio, dei dolci della pasticceria Fabio e Gianni, o della pasta fresca del pastificio La Rustica. Sul sito Artour Toscana (http://toscana.artour.it) l'itinerario è illustrato attraverso una presentazione, l'elenco e le schede delle aziende agricole, degli agriturismi, dei frantoi in cui gustare i prodotti tipici, e una mappa geolocalizzata che indica il tracciato e i luoghi di interesse.
“Nella cucina di Arezzo, nella quale convergono tradizioni e materie prime provenienti dalle bassure chianine e dalle alture casentinesi, primeggiano i prodotti semplici e di ottima qualità, come i prosciutti stagionati e i salumi essiccati (con qualche sperimentazione interessante nel campo di quelli cotti e addirittura affumicati), nonché le carni – anche selvaggina: il cinghiale ha un ruolo di spicco, al quale si sono ormai aggiunti capriolo e perfino cervo – nelle tradizionali cotture alla brace e al forno e nelle non meno tradizionali preparazioni dello spezzatino e dello stufato nelle quali rispetto al medioevo sono magari diminuite le spezie ma si è aggiunto il pomodoro, mentre costante resta il vino”, racconta Franco Cardini.