Sport e nuovo Dpcm, cosa è possibile o non è possibile fare: tutte le regole

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Il CSI in prima linea al fianco di atleti e società. Bernardini: “Attiviamo piani di aiuti economici seri e concreti, basta slogan

Sport e Covid. Ne torniamo a parlare di nuovo alla luce del nuovo Dpcm, illustrato ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, perché ci sono novità anche riguardo, ovviamente, allo sport” esordisce così il presidente del CSI – Centro Sportivo Italiano aretino, Lorenzo Bernardini.

Ed ecco quindi alcune indicazioni principali per capire come comportarsi. Innanzitutto, sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti sport individuali e di squadra riconosciuti da Enti, Federazioni e Cip. Si richiede però si prestate attenzione al numero degli spettatori. 

Le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti degli sport individuali e di squadra sono consentiti a porte chiuse nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali.

Lo svolgimento degli sport di contatto è permesso nei limiti di quanto detto sopra. Mentre, l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.

“Per gli sport di contatto questo è un decreto impegnativo, soprattutto perché vedono interrotte tante attività. Pensiamo ai più piccoli. A chi di sport ci vive. Dobbiamo attivare piani di aiuto economici e non chiacchiere da slogan – commenta ancora Bernardini. Molte volte c’è il pensiero, la convinzione errata, che nello sport vige l’inosservanza delle regole invece è bene sfatare tutto ciò e farlo dai piani alti. Lo sport viene svolto in sicurezza e con rispetto dai tanti istruttori e dirigenti che in esso vi operano. Il punto sulle palestre è semplicemente incomprensibile, chi fa sport lo fa in sicurezza già da tempo non aspettava la settimana di “adeguamento” del Governo. Pensare che lo Sport sia strumento di contagio può essere vero come può esserlo il tram e il treno pieno di persone, come può esserlo la sala bingo, il Covid non si vince ad orari ma solo ed esclusivamente con tanta e scrupolosa attenzione alle norme”.

Il Csi aretino resta a disposizione per approfondimenti, domande, richieste. Basta contattare i suoi riferimenti telefonici e social.

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