Donazioni di sangue, Arezzo tra le città più virtuose della Toscana. I dati Avis

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Arezzo ha chiuso il 2021 con una crescita importante per quanto riguarda la raccolta di sangue, plasma e multicomponenti. Un aumento del 3,24% che si attesta tra i migliori della Toscana, che a livello di regione è invece alle prese con una contrazione generale causata dagli effetti a lungo termine della pandemia. Lo riportano i dati relativi allo scorso anno, illustrati dalla presidente di Avis Toscana Claudia Firenze in occasione dell’assemblea regionale dell'associazione all’Hotel Borgo Palace di Sansepolcro (Arezzo).

Numeri influenzati da diversi fattori, dalla campagna vaccinale alle varie ondate del virus, dalla riduzione degli orari dei centri trasfusionali fino al calo del personale sanitario e alla ridotta promozione. Ma ad Arezzo, rispetto al 2020, le donazioni sono aumentate di 515 unità (3,24%) passando da 15904 alle 16419 del 2021.
A trainare la crescita è stata la raccolta di sangue intero, chiusa con un segno più del 6,46% rispetto al 2020: 809 unità in più, passando da 12517 a 13326. Ad Arezzo, la decrescita maggiore si è invece verificata nella raccolta dei multicomponenti, passata da 519 a 409 donazioni, 110 in meno (-21,19%). Scende - seguendo l'andamento medio della Toscana - anche il plasma: -6,42% (-184 prelievi), calando dalle 2868 del 2020 a 2684.

Il totale dei soci donatori è di 10823, di cui 9320 donatori attivi nel 2021. Tra i nuovi soci si sono registrati 454 uomini e 417 donne (per un totale di 871), di cui il 34% (294 nuovi soci) è relativo alla fascia d’età più giovane, 18-25 anni.

Nel 2021 dai donatori di sangue toscani di Avis sono state effettuate 82 mila donazioni di sangue intero (il 74%), 25600 di plasma e oltre 3000 di multicomponenti. Se il dato relativo al sangue è in crescita del 2% (2000 donazioni in più), il plasma è sceso del 12%, con 3400 prelievi in meno. In controtendenza l’Area Vasta Sud Est, dove risulta un incremento dell’1,38%, da attribuire proprio alle sedi Avis della provincia di Arezzo, mentre nella provincia di Grosseto le donazioni restano ferme sui valori del 2020, con appena 4 donazioni in meno, e nella provincia di Siena sono diminuite dello 0,9%.

“Nella maggior parte della Toscana, si registrano risultati e numeri negativi per il 2021 sia in termini di donazioni che di donatori, così come si è ridotto il numero dei nuovi soci - spiega la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze - ma grazie a un impegno enorme da parte di tutti, associazioni, trasfusionisti e istituzioni, abbiamo evitato una crisi ben peggiore e adesso siamo pronti a rilanciare la raccolta del sangue e del plasma. Ad Arezzo questo impegno è andato ancora oltre le migliori aspettative, permettendoci di raggiungere un risultato straordinario nell’anno appena concluso”.

“La carenza di sangue e dei suoi derivati - conclude - è una sconfitta per l’intera società, donare significa salvare delle vite. Da un lato potenzieremo la campagna di sensibilizzazione, in un’estate che si preannuncia più serena della precedente, sfruttando ogni mezzo possibile, dall’altro dovrà aumentare l'efficienza del sistema trasfusionale così da non disperdere gli sforzi dei donatori. Un dato che mi ha fatto piacere è la crescita delle donatrici nella fascia 18-25 anni, in controtendenza rispetto a ciò che riscontriamo nei più adulti e che ci fa ben sperare per il futuro”.

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