Il direttore di Rianimazione Marco Feri va in pensione: "Ricordiamoci: vaccino, mascherina e distanziamento"

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Marco Feri, il direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale San Donato di Arezzo, va in pensione. Il dottor Feri si è affidato ad una lettera, pubblicata sul proprio profilo Facebook, con la quale ha salutato e ringraziato collaboratori e amici che lo hanno accompagnato durante la sua lunga attività di medico.

Un'attività che si è intensificata notevolmente nell'ultimo anno e mezzo di pandemia. Proprio alcuni giorni fa Feri ha ricevuto il "Premio Esculapio" - ideato dalla Fraternita dei Laici e Tecla Onlus - un riconoscimento per il grande lavoro svolto durante la pandemia dal dottor Feri e da tutti gli operatori sanitari che lavorano in reparto. Feri è anche un sassofonista e durante il primo lockdown aveva scritto insieme al dotto Paolo Angori la canzone "I woke up", ispirata a quel periodo triste e difficile.

La lettera scritta da Marco Feri e pubblicata su Facebook:

Carissimi,
Sto pensando che alla mezzanotte di stasera finirà la mia lunga avventura come Anestesista-Rianimatore. Vado in pensione.
Salutare di persona mi mette tristezza e tanto imbarazzo, per cui ho cercato di svicolare lasciando ai messaggi il facile compito di farlo per me.
Adopero Fb per salutare tutti quelli con cui ho collaborato in questi anni, specialmente nel periodo recente.
Tutti, i colleghi medici, infermieri, OSS, gli uffici tecnici, la farmacia, gli informatici, il laboratorio analisi, e via fino pure ai giornalisti.
Auguro a tutti un futuro pieno di salute e soddisfazioni personali e professionali. Sarà sempre bello scambiare un saluto, un abbraccio ed un bacio quando ci rincontreremo.
Da domani comincia una nuova avventura con la Misericordia di Arezzo con cui collaborerò per la parte sanitaria e spero di poter essere utile come “volontario” in un settore così delicato.
Un saluto enorme e ricordiamoci: Vaccino Mascherina e Distanziamento.

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Nicola Brandini

Nicola Brandini

Nasco nell'anno del crollo dell'URSS, cresco in Valdichiana, corro in giro, mi laureo prima ad Arezzo e poi a Bologna, vivo ad Arezzo, faccio il giornalista. Sono quello nella foto.