Un soccorso “particolare”: bimbo di appena due mesi positivo insieme ai genitori

. Inserito in Sanità

Qualcosa che richiama tutti alla realtà vera del periodo. La cruda e concreta realtà della situazione più autentica che stiamo vivendo tutti quanti, unitamente alla speranza che sempre sa suscitare una così giovanissima vita

Questi i due valori più profondi che ravvisiamo nell’episodio che è capitato giusto ieri, quando un'ambulanza della Misericordia di Arezzo e relativo equipaggio COVID-dedicato, sono stati protagonisti di un soccorso a suo modo molto speciale: un bimbo di due mesi d’età insieme a entrambe i suoi giovani genitori, tutti e tre affetti dalla COVID19. Nell’immagine si può distinguere la soccorritrice mentre accudisce amorevolmente il bimbo nell’apposita culla – detta in gergo “ovetto” – per il trasporto nell’ambulanza verso l’ospedale. L’episodio, pur nella sua singolarità, richiama tutti al senso della realtà: l’infezione da SARS Cov-2 e la relativa malattia COVID19 non riguardano affatto solo persone anziane! Ed è così da un pezzo, ormai. Allo stesso tempo, al bimbo così piccolo – e ai suoi genitori – facciamo i nostri più cari auguri di riprendersi prontamente come tutto lascia sperare che accadrà, e lo ringraziamo di cuore per l’involontaria testimonianza che ci ha offerto il suo incontro.

Foto credits: GinoPress  

Tags: Misericordia Coronavirus

Romano Barluzzi

Romano Barluzzi

Highlander dalle molte vite, tra cui ne spiccano due - da tecnico sociosanitario e da istruttore subacqueo - coltivo con inguaribile curiosità la passione per i mestieri più a rischio d'estinguersi, perciò mi ostino a fare il giornalista.