“Non ci sono pattuglie, a risentirci”, Bracciali: "Ecco la sicurezza nel Comune di Arezzo"

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Il consigliere comunale di opposizione Matteo Bracciali interviene sulla questione sicurezza ad Arezzo, raccontando un episodio avvenuto a Sant'Andrea a Pigli

Matteo Bracciali: "Sembra che basti una manifestazione pubblica limitata perché nel resto della città ogni abuso sia concesso. Alcuni cittadini della zona di Sant’Andrea a Pigli hanno contattato la sala operativa della polizia locale di Arezzo per sollecitare un intervento dinanzi a una situazione incresciosa: l’utilizzo abusivo del ciclodromo con mezzi che procurano rumore e inquinamento. A questi cittadini, la risposta dell’agente al telefono è stata perentoria: “non ci sono pattuglie disponibili”. Sottinteso: arrangiatevi.

Gli stessi cittadini hanno chiesto allora se potevo interessarmi della questione e mi sono presentato al telefono fornendo le mie generalità e aggiungendo “consigliere comunale”. Mi è sembrato ovvio visto che ero stato sollecitato in qualità di questo mio ruolo. Anche con il sottoscritto, lo stesso agente, dall’altra parte della cornetta, si è sentito in diritto di fornire la medesima risposta e legittimato a fare un’aggiunta con tono sprezzante: “è un cittadino come gli altri e le pattuglie non ci sono neanche per lei”.

Primo: ammesso e non concesso che motivi organizzativi abbiano impegnato nella giornata in questione, mi riferisco al Giorno della Memoria, alcuni agenti della polizia locale e dunque abbiano sottratto gli stessi al controllo del territorio, questo significa che quando c’è una attività straordinaria non si presidia più in nessun modo?

Secondo: volete intervenire adesso che si profila un’ordinaria settimana composta da cinque giorni feriali consecutivi? Volete verificare se la pista di Sant’Andrea a Pigli è utilizzata adeguatamente o si presta ad abusi?

Infine, mi sento di rimarcare un aspetto che si affianca a quello relativo alla mancanza di organizzazione degli agenti della polizia locale, che hanno bisogno di sostegno in uno dei compiti più difficili nella pubblica amministrazione. Chi ha chiamato la sala operativa erano cittadini che chiedevano supporto a un ufficio deputato alla tutela delle loro istanze. Nel suo piccolo, un esempio evidente di come questa amministrazione, a cui non crede più nessuno, agisca nell’arroganza."

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