La politica alle grandi manovre: tutti, o quasi, al capezzale della E 45. Come si muovono i nostri
Le categorie economiche lanciano allarmi sulle ricadute economiche e sociali della chiusura del viadotto Puleto lungo la E 45. In questo stato di emergenza, ecco come si muove la politica, con qualche assenza ingiustificata
Viadotto E45: aree servizio vuote, a rischio 200 posti lavoro. Cresce la preoccupazione tra le categorie economiche per le attività commerciali nelle aree di servizio e i loro dipendenti, lungo la E45 da Sansepolcro verso nord dopo la chiusura del viadotto Puleto tra Pieve Santo Stefano e Valsavignone.
Due le principali aree di servizio nella zona, quella di Canili sul versante romagnolo e quella di Pieve Santo Stefano dalla parte toscana, che oggi erano entrambe vuote. Complessivamente, tra dipendenti ed indotto sono circa 200 le persone che rischiano il posto, secondo quanto riportato dalle associazioni di categoria. Nell'area di servizio di Pieve Santo Stefano ha sede anche un hotel con 55 camere, al momento anch'esse tutte vuote.
Tra le ipotesi che si prospettano per i lavoratori c'è quella delle ferie forzate.
Disagi inenarrabili devono sopportare anche gli autotrasportatori, con rotte quasi improponibili, a livello di tempi e costi.
In questo quadro, vediamo come si muove la politica di casa nostra.
Sulla situazione del traffico interviene, in una nota, la presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, che chiede al ministro per le Infrastrutture di "intervenire con un provvedimento d'urgenza e di stanziare le risorse necessarie. Qui c'è in ballo la sicurezza e l'economia di un territorio, che rischia di rimanere isolato. Il 22 gennaio mi recherò personalmente in Valtiberina dove ho già convocato un incontro con i primi cittadini dei comuni interessati". Chiassai Martini esprime preoccupazione per "l'aumento del volume del traffico, soprattutto pesante, che provocherà ancora più usura al fondo stradale e impattando sulla stabilità dei viadotti". La stessa presidente della Provincia ha annunciato la convocazione al ministero per martedì 22 per l'emergenza E45. Martedì 22 gennaio era previsto l’incontro con i Sindaci della Valtiberina.
I Sindaci dei Comuni della Valtiberina, Polcri, Santucci, Baroni, Romanelli, Bragagni, Cornioli e Renzi alzano la voce: "Pieno appoggio al lavoro che sta conducendo la magistratura aretina, ma riaprire la E45, ripristinare la Tiberina 3 bis". Preoccupazione estesa al Casentino, dove i sindaci dell’Unione dei Comuni e i sindaci di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri, di Bibbiena Daniele Bernardini, chiedono interventi tempestivi per la messa in sicurezza e la riapertura del viadotto Puleto.
Incontro con i Sindaci e con le categorie economiche del territorio interessato al sequestro del viadotto Puleto, che invece terrà l'assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli questo sabato. L'appuntamento è nella sala giunta del Comune di Sansepolcro, in Palazzo delle Laudi. Precedentemente, Vincenzo Ceccarelli ha inviato al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli la richiesta di sbloccare subito il progetto, redatto a suo tempo dalla Provincia di Arezzo, per la riqualificazione della vecchia statale "Tiberina 3bis", che rappresenta l'unica concreta alternativa di fronte alla chiusura del viadotto Puleto della E45.
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