Variante Corsalone, secondo lotto in alto mare. E c'è l'intrigo espropri Ar24Tv

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La variante del Corsalone, sulla SR71, un’opera strategica per tutto il Casentino, ad alto rischio: insufficienti risorse per il secondo lotto, la Regione lo scorso 11 luglio ha deciso di utilizzare i fondi per altri cantieri. Gianni Ulivelli (Italia Viva Arezzo): "Speranze dalla Finanziaria 2023, ma che fine faranno gli esprori?"

Gianni Ulivelli (Italia Viva) sulla variante del Corsalone: "I consiglieri regionali di maggioranza e minoranza della Toscana mettano da parte le contrapposizioni, tolgano il vincolo d’esproprio dall’area interessata dal progetto per dare certezza ai lavoratori e alle aziende".

"Già dalla interrogazione che aveva fatto il nostro capogruppo di Italia Viva in Regione, a margine della risposta data dall’assessore, si evidenziava che le risorse per il secondo lotto non sarebbero state sufficienti. Inevitabilmente la Regione, il giorno 11 luglio, per un problema di scadenza dei termini per l’utilizzo di queste risorse, ha deciso di utilizzare questi soldi per altri cantieri, là dove c’era la possibilità di completare le opere. Ad oggi ci troviamo con il primo lotto della variante, quello del Pollino, già in fase di realizzazione, ma con il secondo lotto non più finanziato. Sicuramente, come ha sottolineato l’assessore alle infrastrutture, sarà una delle priorità dei finanziamenti per i prossimi anni. Occorre però superare il tema della bandierina, quello che vede in eterna contrapposizione i consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione.

In questo momento, ribadita l’importanza di questa infrastruttura, occorre necessariamente ripensare ai modi con i quali dovrà essere realizzata.

Con il superamento del sequestro della ex Sacci e la necessaria rivalutazione del trasporto su ferrovia rispetto a quello su gomma, ci sono i tempi e le condizioni per ripensare ad un progetto che, nel rispetto delle necessità delle aziende del territorio, salvaguardi il tronchetto ferroviario e valorizzi la stazione ferroviaria del Corsalone quale snodo intermodale di vallata.

Pertanto si ritiene necessaria l’immediata rimozione dei vincoli esistenti, così da garantire i piani di sviluppo anche occupazionali delle aziende del territorio.

Nel contempo occorre che la Regione Toscana, assieme agli enti locali e alle associazioni del territorio, apra un tavolo di confronto per ridefinire completamente l’intero progetto".

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.