Turismo, Chierici non ci sta: "Arezzo non merita i portatori di sventura. A giorni i numeri di agosto, ne vedremo delle belle"

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L'assessore al turismo del Comune di Arezzo Simone Chierici ribatte duramente a Marco Donati e Valentina Sileno, che avevano chiesto di "leggere i dati ufficiali sulle presenze turistiche con grande attenzione e maggiore obiettività". La replica:  "Operazione chiarezza sul Turismo. I soliti cercatori di visibilità intenti a guardare la tastiera hanno “sbattuto” sull’ennesima puntualizzazione che spazza ogni illazione. Arezzo non merita i portatori di sventura in casa. Arezzo mi piace  piena di turisti".
"Mi ero ripromesso, all’inizio del mandato - scrive Chierici via social - di evitare la polemica politica e di pensare solo ad operare al meglio cercando di onorare i molteplici impegni che le deleghe attribuitemi comportano.
Non posso esimermi, tuttavia, dal replicare alla somma di imprecisioni riportate dai consiglieri di Scelgo Arezzo in tema di turismo e Fondazione Intour.
Non già per alimentare la polemica, quanto perché i cittadini meritano informazioni precise e non strumentalizzazioni tese solo ad ottenere visibilità.
Nel momento in cui la città è invasa da turisti, i consiglieri Donati e Sileno non trovano di meglio che criticare l’operato della Fondazione Intour, che ho l’onore di presiedere, contestandone risultati e obbiettivi.
Vorrei ricordare ai due consiglieri che la Fondazione Intour, fortemente (e con ragione, aggiungerei) voluta da Marcello Comanducci e sostenuta convintamente dalla maggioranza della quale facevo e faccio parte, ha semplicemente rivoluzionato il modo di intendere il turismo in una città che, fino ad allora, non considerava l’incoming una risorsa ma quasi un disturbo. E che oggi la Fondazione è una struttura ben organizzata che interpreta la propria mission in maniera quasi scientifica ed i risultati sono agli occhi di tutti (basta guardare i vari report prodotti).
Forse non li vedono – o non li vogliono vedere - solo i due consiglieri che in piena trance agonistica da polemica citano dati, numeri e fatti assolutamente impropri.
Proverò a dare delle spiegazioni, nella speranza che la fase adrenalinica da comunicato lasci loro la lucidità necessaria per comprendere.
Prendere come riferimento il 2020 è assolutamente improprio; ma se ci vogliamo addentrare nei numeri, sarebbe onesto sottolineare come Arezzo abbia performato meglio (o meno peggio) di “mostri sacri” come Siena e Firenze.
Non appena la libertà di circolazione ha avuto fiato, e senza i grandi eventi che avrebbero potuto portare presenze, Arezzo si è attestata su numeri non dissimili dall’anno precedente.
Il fatto che le vallate abbiano “retto” meglio del capoluogo è assolutamente fisiologico per una serie di ragioni nemmeno difficili da capire: ad esempio il tipo di strutture presenti (b&b, agriturismi, molti meno alberghi) che sono quelle più gettonate anche oggi per motivi facilmente immaginabili.
Se poi vi sono alcune strutture all’asta (e informo i consiglieri che una per l’appunto è stata aggiudicata poche settimane fa), guardiamo anche a quando risalgono le chiusure delle stesse; ci accorgeremo che la maggioranza delle attività erano già chiuse o lo sono diventate negli anni in cui il consigliere Donati era assessore della giunta Fanfani, prima di scegliere la via di Roma.
Si tranquillizzino i consiglieri Donati e Sileno; la Fondazione ha ben chiari i propri obbiettivi: fare del turismo un pilastro importante dell’economia della città; far diventare Arezzo la destinazione turistica che merita di essere, dopo decenni di oblìo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, peraltro raggiunti senza sperpero di denari, come tra le righe vorrebbero sottintendere i due paladini di Scelgo Arezzo. I bilanci della Fondazione sono sempre stati assolutamente sani, la gestione del precedente consiglio di amministrazione è stata puntuale e precisa e non sono stati necessari “rinforzi” da parte del Comune per evitare sofferenze. Basta leggere – bene – i bilanci stessi.
Se poi, nella polemica, leggiamo anche delle chiusure dei musei allora il sospetto che sia tutto strumentale diventa certezza; oppure, Donati & C. ignorano che la maggioranza delle strutture da loro stessi citate non sono gestite dall’amministrazione comunale ma da altri.
Sia chiaro, lo sappiamo anche da noi che è un problema; e infatti stiamo cercando di risolverlo. Intanto modificando gli orari di quanto gestito direttamente dalla Fondazione: il percorso espositivo della Giostra resterà aperto anche il lunedì, dalla settimana prossima sarà aperto tutti i giorni il punto informazioni all’emiciclo, sono state rafforzate le presenze all’infopoint di Piazza Grande.
Semplicemente perché l’afflusso turistico – guarda un po' – è aumentato.
Infine, sulla qualità dei progetti criticata dai due consiglieri: nessuno ha la pretesa di fare sempre la cosa migliore possibile e, soprattutto, di riuscirci.
Visti i risultati di questi tre anni, però, il dubbio che non siano stati così sbagliati dovrebbe venire.
Anche a chi, a giorni alterni, interviene su tutte le materie dello scibile umano (dai tablet al turismo) con la apparente pretesa di avere sempre la verità in tasca.
Buon Ferragosto (pieno di turisti). P.S.: a giorni comunicheremo anche i numeri di agosto……ne vedremo delle belle".

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