Civitella, venti di tempesta. Nassini: "Da Menchetti accuse diffamatorie"

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Dopo le esternazioni di Nassini, Ginetta Menchetti le aveva revocato le deleghe da vicesindaco e assessore, informando l’autorità competente "affinché svolga le più complete indagini per distinguere quelle che sono mere questioni personali, ambizioni e aspettative dalla correttezza politica e amministrativa". La replica di Nassini

"Nelle dichiarazioni rese alla stampa dalla sindaca Ginetta Menchetti e riportate da varie testate giornalistiche - scrive Nassini - si accusa, senza mezzi termini, la sottoscritta Valeria Nassini, consigliere comunale in carica, avvocato e membro di consiglio nazionale e direzione regionale PSI, di cose estremamente gravi, ma senza alcun supporto di fatti, evidenze, spiegazioni o prove. Ma quello che è più importante, è che si insinui il dubbio nella opinione pubblica circa la rispettabilità ed onorabilità della scrivente e che ci si spinga addirittura ad accusarla di essere “irriguardosa, oltraggiosa e del tutto irrispettosa della istituzione”.

Lo si scrive perché è gravissimo: Menchetti ha agito con immedesimazione organica, rappresentando e con la forza della propria Istituzione. Ciò è estremamente illegittimo, per come ha attaccato la sottoscritta.

Come se ciò non fosse sufficiente si dà ad intendere che Nassini avrebbe fatto qualcosa di grave, che sono state allertate le Autorità e promosse le più complete indagini allo scopo di giungere alle verità desiderate da Menchetti, che tuttavia solo lei sostiene, ipotizza e ne mette al corrente il pubblico più ampio.

Ebbene questo è estremamente grave, diffamatorio, calunnioso e certamente, qualora le Autorità vorranno sentire la sottoscritta, ci sarà un ampio contributo alle indagini, del cui oggetto tuttavia non sono a conoscenza.

Questo poiché l’oggetto del vulnus percepito dalla Menchetti non è materia di reato, chiamandosi libera espressione di pensiero, chiamandosi libera determinazione politica, ovvero concetti a lei del tutto alieni e non meno sconosciuti a certe concezioni della politica.

Per la serenità della comunità, si spinge a dire Menchetti, che la mia persona sia stata deferita alle Autorità competenti. Questa dichiarazione è semplicemente irricevibile e sarà oggetto di valutazione in sede legale.

E poi ancora insiste Menchetti, che l’autorità informata e competente, svolgerà le più ampie indagini per distinguere quali che sono le aspettative personali, dalla correttezza politica ed amministrativa che lei possiede e chiaramente la vicesindaca destituita non possiede.

Ci sarebbe da domandarsi e forse sorridere sul fatto che Menchetti sia già informata dalle Autorità che le indagini saranno accurate e complete, quasi non comprendesse la propria carica e si fosse auto attribuita quella dei vertici giudiziari. Ahimé non c'è nulla da ridere, poiché Menchetti mi ha deliberatamente e scientemente accusata di anteporre e privilegiare gli interessi personali a quelli pubblici. Questo è un reato gravissimo di cui sono stata accusata e su cui valuterò sia azione penale che risarcitoria in sede civile.

Consentitemi un’ultima riflessione non giuridica e prettamente politica. Nautica anche, visto il periodo estivo.

L’attuale amministrazione a timone Menchetti-Tavarnesi, viaggia di scarsa bolina e di peggiore bordeggio. I più esperti di mare tra i lettori, sanno che significa andare con fatica di venti contrari. Andare male, in un mare difficile, come ultima scelta che ogni capitano vuole fare. Si deve essere certi che mezzi e uomini, sono esperti, affidabili e veloci nelle manovre.

E’ per il centrosinistra a Civitella finito il vento, e soffiare sulle vele rattoppate, non servirà a nulla. Dappiù Menchetti soffierà e meno la barca di Tavarnesi prenderà il largo. Forse vorrà anche arenarsi".

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