Museo virtuale del Rinascimento dedicato a Vasari e cicloturismo. Donati e Sileno: "Serve turismo di qualità"

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Scelgo Arezzo presenta due atti di indirizzo. Donati e Sileno: “Servono idee innovative per rilanciare un settore in difficoltà”.

Realizzare un Museo Virtuale del Rinascimento che promuova l’opera di Giorgio Vasari e sviluppare il cicloturismo all’insegna della sostenibilità. Sono queste le proposte di Scelgo Arezzo per promuovere in città un turismo di qualità puntando su digitale e nuove opportunità. “Le parole d’ordine sono: turismo di qualità - spiegano Marco Donati e Valentina Sileno - Servono idee innovative per ridare lo slancio giusto al settore e traghettarlo oltre l’emergenza pandemica che lo ha messo in ginocchio. 

Durante e dopo questa drammatica emergenza il turismo cambierà radicalmente. Dobbiamo sfruttare le bellezze artistiche e paesaggistiche del nostro meraviglioso territorio attraverso investimenti mirati che consentano di realizzare un turismo di qualità e sostenibile. Arezzo ha tutte le carte in regola per giocare la partita del rilancio da protagonista. Servono progettualità serie che tengano conto delle potenzialità della città e del suo territorio, e la volontà politica di realizzarle”.

 

Nel dettaglio la prima proposta di Scelgo Arezzo riguarda la realizzazione del Museo Virtuale del Rinascimento Giorgio Vasari con percorsi interattivi e collegati, attraverso un’app, agli itinerari reali sul territorio che consentono di visitare le opere d’arte conservate ad Arezzo e nelle cittadine della provincia attraverso le Vie del Vasari. L’obiettivo è fare del Museo Virtuale uno snodo fondamentale di respiro internazionale, valorizzando il patrimonio artistico, vero trampolino per la promozione dei beni culturali ed enogastronomici della città e delle sue vallate.

 

 

Per quanto riguarda il cicloturismo serve innanzitutto dotarsi di infrastrutture adeguate collegate tra loro, realizzando quelli che Scelgo Arezzo individua come i “Quattro Passi della Bicicletta”, che coinvolga per esempio Poti, Lignano e le altre colline attorno ad Arezzo. Lo scopo è attirare visitatori dall’Italia e dall’Europa nel nostro territorio, dove sono presenti anche percorsi di antiche ferrovie dismesse che possono essere adattate e convertite in piste ciclabili. Attraverso un progetto chiaro e mirato si potrebbe favorire la creazione di una rete di piste cicloturistiche organizzate e realizzare, nell’ottica dello sviluppo e del rilancio del turismo ecologico e sostenibile.

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