L’entrata nella “Green List” mondiale del Parco diventa un’occasione per l’intero versante casentinese

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Nobel per il Parco: esulta il comune di Chiusi della Verna, cuore pulsante dell’area verde, con una delle aree forestali vetuste di maggior pregio, abeti che intorno al Santuario Francescano arrivano ad un’altezza di oltre 51 metri (probabilmente i più alti d'Italia, con diametri di 140 cm) Faggi di ben 40 metri, Frassini meravigliosi e Aceri montani imponenti.

“Il riconoscimento mondiale ottenuto dal Parco Nazionale è motivo di orgoglio anche per il comune di Chiusi della Verna che si trova nel cuore dell’area protetta e che beneficia dell’ottima gestione delle foreste, ora premiata anche a livello mondiale - ha commentato il sindaco Giampaolo Tellini - ci tengo a congratularmi con il presidente dell’Ente che conquista un altro ottimo risultato accendendo i riflettori mondiali su tutti i territori che fanno parte del Parco. Un altro importante segnale di rilancio per il turismo ambientale ormai crescente e in continuo movimento verso Chiusi della Verna e il Casentino”.

Il Parco entra nella Green List mondiale: il commento della neo presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino Eleonora Ducci.
 
“L’entrata del Parco nella Green List mondiale è un successo enorme – ha commentato Eleonora Ducci, neo presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino – ci tengo a complimentarmi con il presidente Luca Santini che ha conquistato un altro risultato di portata mondiale, con un effetto a cascata su tutto il territorio casentinese. Tra i criteri che hanno portato a questo importante riconoscimento, c’è anche la qualità della gestione delle foreste, da sempre portata avanti in collaborazione con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino.
 
Ma la collaborazione tra Unione dei Comuni e Parco Nazionale ha radici profonde e non si limita solo all’aspetto ambientale e di gestione del patrimonio agricolo forestale. Tra i due enti c’è una forte sinergia anche nel settore culturale, turistico e della ricerca. Il rapporto è di carattere pluriennale e vede protagonisti il servizio di promozione del Parco e la Rete Ecomuseale del Casentino con la Mediateca. Sono tanti i progetti e le attività condivise nel tempo: mostre e pubblicazioni dedicate alla cultura materiale, percorsi di ricerca, attività di animazione socio-culturale presso molte comunità dei comuni che fanno parte del Parco. Tra questi un progetto specifico, promosso congiuntamente e rappresentato da “Festasaggia - Feste a misura di paesaggio” ideato dall'Ecomuseo nel 2008 per quale il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ha ricevuto l’Oscar dell’Ecoturismo 2018. Il riconoscimento è stato assegnato da Legambiente - in collaborazione con Federparchi - alle aree protette che si sono distinte per attività di buona fruizione turistica del loro territorio. A breve è previsto un momento di incontro online con tutte le “festesagge” distribuite tra Casentino, Romagna e Val di Sieve per confrontarsi per la programmazione dei prossimi mesi e per concordare le prossime attività di promozione.

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