Sede PM di Arezzo: dalle opposizioni un atto di indirizzo

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Nota di Francesco Romizi, capogruppo ArezzoInComune, Alessandro Caneschi consigliere comunale Pd, Paolo Lepri consigliere comunale M5S

"Lo chiediamo senza mezzi termini e con un atto formale che riporti la discussione nella sede consona: il Consiglio Comunale. Stop al procedimento relativo all’acquisto, o alla locazione, sul mercato privato di un immobile da destinare a nuova sede della polizia municipale.

L’alternativa a quelle che sono le eventuali ipotesi sul tavolo della giunta? È nota e fattibile: l’area comunale di Via Tagliamento.

Quale opposizione responsabile non ci limitiamo ad annunci via stampa ma agiamo sul terreno istituzionale, quello che ci compete per mandato popolare. Dunque, abbiamo protocollato un atto di indirizzo con il quale chiediamo a sindaco e giunta di sospendere l’iter che gli stessi hanno avviato e sul quale il Consiglio Comunale è stato bypassato.

Le motivazioni sono note: dove sta l’indispensabilità e indilazionabilità di un’operazione siffatta, criteri che oramai la giustizia amministrativa e contabile ritiene necessari?

Perché non prestare ascolto a coloro che quella sede dovranno effettivamente abitarla per molte ore al giorno per 365 giorni all’anno, ovvero i vigili che non hanno mancato di manifestare le loro perplessità?

Perché via Tagliamento, gli uffici della manutenzione e più in generale l’area e gli immobili che vi insistono sono una soluzione scartata aprioristicamente quando invece costituirebbe un cospicuo risparmio nell’investimento programmato?

Non è inutile rimarcare, infine, che la pubblicazione di un avviso di gara finalizzato all’individuazione di un immobile privato non vincola il Comune alla conclusione del procedimento e quindi all’acquisto qualora nessuna delle proposte pervenute sia ritenuta conveniente o emergano soluzioni nell’ambito delle proprietà comunali".

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