Cittadella della salute al Pionta, la mozione di Casucci in Regione Ar24Tv

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La proposta presentata dal vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci riguarda le palazzine, i terreni e i fabbricati di proprietà della Asl Sud Est e limitrofi al campus del Pionta e all'Ospedale San Donato

"Sinergia" politico-istituzionale tra il gruppo Lega Toscana Salvini Premier in Consiglio regionale e la Giunta Ghinelli. Tutto ruota intorno alla mozione presentata dal consigliere regionale e vicepresidente dell'assemblea di via Cavour a Firenze. "Parliamo di una zona", sottolinea in premessa Casucci, "che è una sorta di archetipo del degrado urbano. Forse il caso più eclatante riguarda la situazione dell'ex palazzina Calcit".

"In più, durante questi mesi, si è aggiunta un'ulteriore problematica: l'Hospice dell'ospedale di Arezzo, costato tre milioni di euro e inaugurato pochissimi anni fa, è costretto a girovagare per varie sedi. I motivi saranno pure validi (ovvero le sopravvenute esigenze economico-sanitarie legate all'emergenza Covid), ma è arrivato il momento di fermare questi continui spostamenti, che producono notevoli difficoltà logistiche agli utenti e un aggravio dei costi a carico della sanità pubblica.

Perché allora non sfruttare per questa come per altre esigenze strutture già esistenti in città, adeguatamente rigenerate e riqualificate? Ecco allora la mia sollecitazione a presidente e giunta regionali, affinché vengano messe in atto tutte le procedure necessarie all'avvio di una progettazione propedeutica alla costituzione e realizzazione di una vera e propria cittadella della salute ad Arezzo, al Pionta".

"Verrebbe da dire 'musica per le nostre orecchie'", commenta il vicesindaco e assessore alla sanità di Arezzo Lucia Tanti. "Ciò che Casucci solleva a livello regionale noi lo stiamo sollecitando ai vertici locali della Sud Est".

"Sede definitiva per l'Hospice, o riportandolo là dov'era oppure destinandogli un altro immobile nei pressi del San Donato e - perché no - nel contesto individuato da Casucci. Avvio di una prospettiva di riqualificazione dell'area del Pionta e del San Donato, iniziando a mettere mano a queste palazzine che sono inutilizzate e che non possono rimanere tali, anche facendo forza su azioni di partenariato pubblico-privato. Un 'tagliando' all'edificio ospedaliero, cominciando a prefigurare un'area per l'edificazione di un nuovo ospedale che (ne siamo consapevoli) non potrà sorgere in tempi stretti ma rimane un progetto da mettere in cantiere".

"Ciò che non è più rinviabile", conclude l'assessore comunale ai lavori pubblici Alessandro Casi, "è la progettazione in quest'area specifica. Che sia legata a un'esigenza d'investimento nell'edilizia sanitaria o a esigenze di decoro urbano, come accennato da Casucci, la prospettiva non cambia. Il Pionta così com'è non è un bel biglietto da visita, mentre potrebbe configurarsi come adatto ad ospitare un ampio e articolato centro sociosanitario in grado di implementare l'offerta dei servizi alla popolazione. L'amministrazione comunale e nello specifico gli uffici tecnici per i quali ho la delega sono pronti a fare la loro parte, con spirito collaborativo".

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.