Ghinelli, la conferenza di fine anno: "Arezzo è in crisi. Imparare nuove abitudini. Città della cultura? Grossa delusione"

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La tradizionale conferenza stampa di fine anno del sindaco Alessandro Ghinelli. In collegamento web con i giornalisti anche i componenti della Giunta comunale di Arezzo. Il vicesindaco Lucia Tanti: "Restano aperte tutte le questioni critiche in ambito sanitario"

Argomento di apertura il virus, "che ha ripreso negli ultimi giorni. Si chiude un anno difficile, con il sistema Italia chiuso dallo scorso 8 marzo. Da lì - dice il sindaco di Arezzo - è iniziato un periodo molto lungo fino al 2 giugno. A ottobre la seconda ondata, mentre siamo in attesa della terza a gennaio febbraio".

Il Sindaco riepiloga le azioni messe in campo dal Comune: "Cibo, medicine, aiuti e sostegno economico, una manovra da 13 milioni di euro tra donazioni, risorse statali e comunali".

"La città è di fatto in crisi: è possibile uscirne se teniamo la barra dritta. Si può lavorare anche in maniera diversa, stiamo imparando a lavorare a distanza", ha detto Alessandro Ghinelli.

Uno dei settori che ha subìto di più è il sistema culturale: "Dobbiamo trarre insegnamento da questo: è possibile fare qualcosa online, come il maestro Donato Renzetti che si esibirà dal Regio di Torino. Dobbiamo farcene una ragione".

Giostra del Saracino: "Sono in programma le assemblee dei Quartieri, anche queste non si potranno tenere in presenza". 

Elezioni: "Campagna elettorale sui generis tra i due blocchi. Leggo la mia vittoria come una conferma dell'operato di tutta l'Amministrazione" .

Città della Cultura: "La nostra esclusione per me è una grande delusione. Non sono convinto dalle motivazioni, con l'avvocato Pasquini abbiamo chiesto copia della relazione della Commissione, il nostro è un progetto di alta qualità".

Bilancio preventivo: "L'approvazione  nel corso dell'ultimo consiglio comunale ci consente di iniziare l'anno con grande spinta di cambiamento e rilancio. Ringrazio gli assessori per il lavoro svolto".

Fondazioni: "Un vanto quelle esistenti, in arrivo altre due Fondazioni in ambito scolastico e socio-assistenziale".

Interviene il vice sindaco di Arezzo Lucia Tanti, che ringrazia per la fiducia e la riconferma:

"Cinque anni e una riconferma: un ringraziamento alla città per aver avuto ancora fiducia in noi. Cinque anni che vanno divisi in due tempi: 4 anni più uno, un anno vissuto con il Covid.

Vi do qualche numero di questo ultimo anno: abbiamo seguito quasi 5000 aretini dentro il tunnel del Covid. Distribuito quasi 4200 buoni spesa. Più di un milione e mezzo è investito per la riorganizzazione del sistema educativo, per la riorganizzazione degli spazi per far tornare gli studenti in maniera sicura a scuola. Siamo stati i primi a riaprire con i campi solari, garantendo quasi 4500 posti perché le famiglie potessero ripartire con il proprio lavoro. Abbiamo dato avvio a una formula che sostenesse economicamente i lavoratori invisibili.

Cosa ci aspetta per il prossimo anno? Non sarà un anno facile. Le parole chiave saranno: protezione per chi ha più necessità ma anche spinta alla ripartenza. Non ci sono politiche di coesione sociale se non ci sono politiche che aiutino a fare in modo che il lavoro non venga assassinato. Un ringraziamento a dipendenti comunali, assessori, polizia municipale, genitori, ragazzi. Abbiamo dimostrato di tenere botta e continueremo a farlo. Siamo e continuiamo a essere un Comune modello, che fissa paradigmi e si pone come punto di scrittura di nuovi codici di gestione, anche nella coesione sociale e nei servizi alla persona".

L'assessore Simone Chierici:

"Grosso rammarico non aver potuto organizzare Arezzo Città del Natale, abbiamo fin qui lavorato in emergenza cercando risolvere i problemi causati dal covid. Il 2021 ci vedrà impegnati anche con la Fondazione Arezzo InTour a proseguire a rafforzare la nostra vocazione turistica. Temo il termine del 31 marzo, quando termineranno gli effetti del blocco dei licenziamenti. Un occhio di riguardo verso le attività in crisi, come bar e ristoranti e la Fiera dell’Antiquariato e la Fiera dell’Oro".

L'assessore Giovanna Carlettini:

"Il 2020 è stato un anno di incertezze. Nessuno avrebbe mai immaginato di trovarsi in questa situazione. C’è stato un incremento delle violenze domestiche, legato al fatto che siamo stati costretti a stare chiusi in casa. Violenze soprattutto a danno delle donne. Ho ritenuto necessario tenere alta la guardia e informare la cittadinanza aretina che il pronto donna è sempre attivo: risponde sia a chiamate dirette che collegate a numero nazionale. A tal proposito, abbiamo distribuito in tutta la città 5000 volantini informativi per dare la possibilità alle donne che subiscono violenza, o che sono a conoscenza di situazioni violente, di essere informate correttamente su come chiamare il centro antiviolenza.

Per quanto riguarda la delega all'integrazione penso che uno straniero deve conoscere bene la lingua del paese che lo ospita sia per comunicare, sia per la scuola, il lavoro e gli uffici. Come assessorato vogliamo realizzare negli istituti scolastici dei corsi di lingua italiana rivolti agli stranieri regolari. Non è soltanto per risolvere i problemi di comunicazione ma anche per far capire la storia, cultura e le tradizioni del nostro paese. È indispensabile che uno straniero conosca i nostri valori e li rispetti.

Per quanto riguarda la tutela degli animali ho realizzato una prima iniziativa che ha avuto molto successivo. Insieme a Enpa abbiamo distribuito sia alimenti solidi che umidi ai custodi delle custodie feline. In questa occasione abbiamo fatto anche un censimento: azione molto importante dal punto di vista igienico sanitario. Gli animali liberi devono essere anche sani. Concludo con un augurio per tutti e con la speranza che si possa ritrovare la voglia di sorridere per il 2021".

L'assessore Federico Scapecchi:

"Ho conosciuto la realtà delle società sportive, con le quali ho avviato un dialogo proficuo e siamo al lavoro per trovare tutte le risorse possibili per questo mondo. Importante sarà partecipare ai vari bandi in corso, anche per le politiche giovanili. Non ci manca la fiducia".

L'assessore Alberto Merelli:

"Il Comune di Arezzo ha dimostrato una consistenza finanziaria importante. Abbiamo gestito 14 milioni fra minori entrate e uscite. Quello che vorrei evidenziare in maniera importante è che questi 14 milioni sono stati gestiti in 7/8 variazioni di bilancio: questo è significativo perché significa che l'amminstrazione ha preso decisioni. Sembra banale ma non lo è. Per un anno intero abbiamo deciso di intervenire, abbiamo preso la responsabilità di agire".

L’assessore Francesca Lucherini:

"La nomina all'urbanistica che ho ricevuto è una delle poche note positive a livello personale durante tutto l'anno. Ho affrontato i due temi più urgenti per l’amministrazione: Archivio storico e completamento della stesura del piano operativo. Siamo riusciti a terminare l’inserimento delle deduzioni. Il piano è finito e ora è in Regione per l’avallo. Questo richiederà un paio di mesi per poi essere adottato. Ci occuperemo di area Lebole e ExInterporto di Indicatore, della riqualificazione dell’area della Cadorna e del cosiddetto “Terzo Luogo” nel ex scalo merci”.

L'assessore Marco Sacchetti:

"Abbiamo un impianto all'avanguardia a San Zeno, ne implementeremo efficienza ed efficacia per farne una struttura che spicchi a livello non solo regionale. Le postazioni ad accesso controllato che abbiamo adottato per la raccolta dei rifiuti sono un modello che molti Comune stanno copiando. Sono programmati interventi importanti per il contenimento del rischio idraulico".

L'assessore Alessandro Casi:

"La manutenzione sarà portata avanti senza indugio e con attenzione particolare alle segnalazioni dei cittadini, anche sui piccoli problemi. Attivata a dicembre la pulizia delle caditoie per evitare che le piogge rechino eccessive criticità. Abbiamo deciso inoltre di dare priorità all’edilizia scolastica e alla riqualificazione di alcune infrastrutture funzionali allo sviluppo turistico". 

L'assessore Monica Manneschi:

"Ringrazio il sindaco, tutta la giunta, i dirigenti e i funzionari del comune. Lavorare di concerto con ciascuno di loro è stato fondamentale perché ha dato modo di imparare velocemente, rendersi subito attivi e utili per i nostri cittadini. Per quanto riguarda le politiche sociali mi piace ricordare che nonostante il 2020 sia stato un anno particolarmente difficile, soprattutto per quanto riguarda edilizia e manutenzioni, sono stati realizzati svariati interventi. Ricordo i principali: bonifica dell'amianto in Via Malpighi, realizzazione del verde pubblico, prima tranche degli interventi strutturali per quanto riguarda via Funghini. Giusto qualche settimana fa  è stato assegnato il complesso del Gattolino: otto appartamenti andati ad altrettante 8 famiglie in attesa delle graduatorie Erp.

Progetti per il futuro: giusto ieri abbiamo realizzato che la parte dei lavori per il complesso di via Pescaiola sono in fase di realizzazione. Ventisei appartamenti entro la metà del 2021, fine 2021 verranno assegnati. L'edificio è molto grande e funzionale. È il primo edificio in tutta la provincia di Arezzo che ha una classe energetica così alta.

L'innovazione tecnologica: molti servizi del Comune possono oramai essere visitati tramite Spid, è iniziata la migrazione dei servizi di incasso verso la piattaforma PagoPa, contiamo di accrescere la digitalizzazione fino a un click tramite smartphone".

Guido Albucci, direttore di Arezzo 24:

"Buongiorno Signor Sindaco e buongiorno ai componenti la Giunta: vorrei rivolgere le prime due domande a Ghinelli, che ha parlato di "grande delusione" rin riferimento alla mancata scelta di Arezzo quale Città della Cultura. Quali erano i punti di forza del progetto aretino e cosa non lo ha convinto nella decisione del Comitato? Inoltre, in merito ai mancati eventi e al drastico calo turistico, quanto ha perso la città di Arezzo in termini di mancati introiti e come si pensa di far fronte per compensare? Al vicesindaco Lucia Tanti vorrei chiedere a cosa è dovuta l'attuale non belligeranza in ambito sanitario: è una tregua temporanea o i problemi restano a suo avviso aperti? All'assessore Lucherini, riguardo al recupero dell'area Lebole cui ha fatto cenno: la destinazione dell'area sarà commerciale, direzionale, produttiva, tutte e tre o cos'altro? Grazie".

Il sindaco Alessandro Ghinelli:

"Il punto di forza del progetto di Arezzo che si propone come capitale italiana della cultura 2022 sta nella declinazione delle nostre due grandiose eccellenze, Piero Della Francesca e Guido D'Arezzo. Noi proponiamo un progetto che collega tutte le grandi eccellenze cittadine in un percorso di 12 mesi. Quindi 12 grandi aretini ad ognuno dei quali viene dedicato un mese.

Questo è il grande progetto. Come ho detto anche in campagna elettorale, non è un progetto finalizzato solo a promuovere Arezzo come capitale della cultura italiana. Non ci siamo riusciti? Peccato ma comunque il progetto lo portiamo avanti.

Detto questo che cosa ha perso Arezzo? purtroppo lo slancio. Io mi ricordo nel 2019 due eventi fondamentali per la crescita della città: l'assemblea nazionale Anci del 22 di novembre con 1500 sindaci ad Arezzo e la città del Natale con centinaia di migliaia di persone presenti in città. La città era lanciata verso un futuro radioso dal punto di vista della crescita turistica. Questo virus e queste chiusure ci hanno tagliato le gambe. 

Il sistema industriale ha perso tanto ma ha continuato a produrre ed è rimasto in vita. Non vi nego che c'è preoccupazione di quello che avverrà a febbraio e marzo perché la produzione industriale ha avuto una botta, come tutta Italia. Per noi che siamo legato alla manifattura a filo doppio ha significato, come molti produttori hanno detto,produrre per la cassaforte. Non si è arrestata la produzione ma si è arrestata la commercializzazione. I mercati sono chiusi, quindi si produce per mettere in cassaforte e per poi ricominciare a vendere quando sarà possibile farlo.

 Cosa può fare Arezzo? Se riesce a riprendere e ridocumentare la sua capacità attrattiva sarà un grande assist anche per la produzione manifatturiera".

Il vicesindaco Lucia Tanti:

"Adesso noi dobbiamo resistere, tenere botta in maniera molto potente a questa crisi sanitaria che è mondiale.

Sul tavolo, in termini politici, rimangono tutte le questioni che abbiamo aperto con il sindaco con la prima edizione degli stati generali e poi la seconda, dedicata alla sanità. Vi sarà una terza edizione.

I temi sono quelli che abbiamo sempre detto, che rielenco di modo che non li perdiamo dall'orizzonte:

Il tema delle Aslone che hanno misurato la loro inefficacia sempre e oggi ancora di più.

Sul piatto rimane la proposta del sindaco su una rivisitazione dell'area del Pionta, quindi l'area periferica al San Donato. Proporre comunque nuovi investimenti di edilizia sanitaria che cominci a ridare una visione a questa città da un punto di vista strutturale, quindi dei servizi.

C'è sul tavolo il piano regolatore dei servizi socio sanitari.

È chiaro che il pacchetto politico di analisi, o comunque, se vogliamo, di lettura dell'assetto della sanità Toscana ancora presenta tutte le criticità del caso.

Io ricordo che il sindaco aveva proposto di fare una città sperimentale in ambito di politiche di prevenzione miscelando il test sierologico con i test rapidi: di fatto il primo ce lo siamo fatti da soli e per il secondo non ci ha ancora risposto nessuno".

L'assessore Francesca Lucherini:

"Se devo dare una risposta lampo le dico di sì.

L'amministrazione in questo periodo, in questi anni, ha portato avanti un lavoro che come dicevo prima non si vede ma che è reale. Cioè quello di arrivare a fare una convenzione con la proprietà. Questo tipo di convenzioni sono cose molto complesse e complicate.

Adesso siamo proprio arrivati alla fase di inizio, ci auguriamo anche dei lavori a breve perché la convenzione è stata definita. Per quello che riguarda la sua domanda le dico che la prima parte che inizierà come tipo di comparto, sarà quello produttivo.

Poi credo che sarà importante valutare anche quelle che saranno le reali richieste socio economiche che la città metterà in campo. Come si vede, da un anno all'altro l'economia di una città può essere completamente stravolta, quindi anche i comparti che dovranno venire in quell'area potranno evolversi". 

La conferenza stampa di fine anno del sindaco Alessandro Ghinelli - La nota stampa del Comune

Il tradizionale appuntamento di fine anno con il sindaco Alessandro Ghinelli si è tenuto online, una modalità resasi necessaria a causa degli effetti della pandemia ma con la quale il primo cittadino ha confidenza dopo le sue circa 130 puntate su Facebook grazie alle quali ha tenuto “compagnia” agli aretini nei mesi difficili, , cominciati dopo l’8 marzo, che hanno caratterizzato il 2020.

“Abbiamo poi vissuto la riapertura estiva per poi entrare nella cosiddetta ‘seconda ondata’ del virus. Da questa pandemia possiamo trarre anche insegnamenti: lavorare in modo diverso dal passato, con lo smart working, cambiare il sistema educativo, il modo di stare insieme, il modo di fare spettacolo. Le regole attuali, che continueranno a essere efficaci inevitabilmente nei prossimi mesi, ce lo impongono. Ma il 2020 è stato anche altro, sicuramente un anno elettorale – ha rivendicato con orgoglio il sindaco – e dunque di soddisfazione personale e per tutto il centrodestra il cui buongoverno è stato riconfermato alla guida di Arezzo per il prossimo quinquennio. Evidentemente quanto fatto nel mandato precedente è stato apprezzato. Posso dire che ce la metteremo tutta, nonostante tutto, per non tradire la fiducia che ci è stata assegnata.

Certo, il Covid 19 ci ha chiesto molti sacrifici, ha messo in crisi la città e il suo settore manifatturiero, per il quale temo ancora nei prossimi mesi, e abbiamo dovuto rinunciare a eventi storico-turistici come la Giostra del Saracino e la Fiera Antiquaria. Confidiamo nel 2021 e nel miglioramento della situazione per rilanciare anche le nostre manifestazioni più significative: un contributo potrà venire dai vaccini e da cure efficaci a base di farmaci. In merito al vaccino, ho salutato con grande favore l’arrivo delle prime dosi al San Donato.

Capitolo Covid: abbiamo agito lungo direttrici che possiamo riassumere in due motti, ‘Nessuno lasciato solo’, ‘Arezzo non molla e riparte’. Non ci siamo fatti trovare impreparati e nel corso dei mesi abbiamo reagito prontamente. Un dato: da aprile si sono succedute sette variazioni di bilancio, con le quali abbiamo fronteggiato una situazione che a inizio 2020 nessuno avrebbe pronosticato: tutto ciò grazie a 5.700.000 euro di contributi erariali, a 50.000 euro originati da donazioni private ma anche a 8 milioni di risorse stanziate nel bilancio del Comune. Lo Stato ha oggettivamente contribuito ma la solidità del bilancio del Comune di Arezzo si è confermata tale da permetterci un grande sforzo e di gestire l’emergenza sanitaria in sicurezza. Abbiamo fin da subito attivato presso il tesoriere dell’ente il conto corrente destinato alla raccolta di fondi per fini di solidarietà alimentare e, sempre a questo scopo, il servizio di spesa e consegna a domicilio dei beni di prima necessità, alimenti, igiene personale e della casa, farmaci, a favore di coloro che, a causa delle precarie condizioni di salute, di autonomia o di solitudine, non potevano provvedere autonomamente o contare su sostegni familiari.

E ancora: la gestione per due volte, in primavera e in autunno, di altrettanti bandi per i cosiddetti buoni spesa, della consegna a domicilio delle mascherine, del cosiddetto bonus ‘sanificazione’ per le attività economiche che hanno subito, con la chiusura, gli effetti negativi della pandemia, del bonus idrico ancora per le attività economiche chiuse fino a giugno 2020, del bonus cosiddetto ‘conciliazione’, il sostegno alle famiglie per le spese per l’attività di cura dei figli sulla base media del tempo che gli stessi sarebbero potuti rimanere a scuola. Abbiamo poi gestito il contributo ‘straordinario’ affitti e un’ulteriore misura di sostegno economico nei confronti delle famiglie di assegnatari di alloggi Erp che hanno subito una riduzione del reddito. Abbiamo dimezzato le rette delle scuole comunali in caso di assenza certificata di almeno 10 giorni, anche non consecutivi, dell’alunno, una misura con effetto retroattivo, concesso la gratuità per buona parte dell’anno dei parcheggi multipiano Baldaccio, Mecenate e San Donato, il rinvio della prima rata della Tari, per tutti, al 31 ottobre e l’ulteriore rinvio della seconda rata al primo febbraio 2021 per determinate categorie economiche. Un fiore all’occhiello, per il quale ringrazio vescovo e Caritas, è la nuova residenza notturna, che è un salto di qualità rispetto al precedente dormitorio, presso la sede della Caritas fino al 5 aprile 2021, per i senza fissa dimora, con un preciso protocollo sanitario da rispettare.

Ricordo inoltre la pedonalizzazione di alcune aree del centro storico nei fine settimana per dare respiro alle attività di somministrazione, il cosiddetto bonus ‘ripartenza’ per i soggetti che operano in ambito turistico e culturale. E a proposito di cultura e turismo cito due dati: il primo, la stagione estiva all’anfiteatro che Arezzo ha potuto comunque vantare, cosa per nulla scontata, il secondo è invece relativo alle presenze turistiche estive, quando la città Covid-free ha potuto beneficiare del lavoro prodotto dalla Fondazione InTour.

Nella prospettiva di contenere la diffusione del Covid 19, abbiamo dato corso allo screening sierologico, a favore della fascia scolastica 3-14, nonché dei minori inseriti dal Comune di Arezzo nelle seguenti strutture: Casa Thevenin, La Casa Gialla, San Martino, Don Bosco. Ringrazio poi i dipendenti comunali che si sono resi disponibili ad affiancare il personale sanitario nelle operazioni di tracciamento dei contagi. Di idee ne abbiamo lanciate altre, dall’hotel-Covid all’ospedale ‘da campo’, un supporto per impedire che il sistema andasse sotto stress e per evitare una destrutturazione di interi reparti del San Donato. Se il San Donato del pre-Covid era appena sufficiente a rispondere alle sollecitazioni di un popolazione provinciale di oltre 300.000 abitanti come si può pensare che possa sostenere anche tutta l’assistenza necessaria generata dal Covid? Ecco il senso delle mie proposte, ancora attuali in vista della prevista terza ondata.

Nonostante la pandemia, nel 2020 abbiamo consegnato alla città un nuovo parco Giotto, un nuovo parco Arno, la conclusione dei lavori alle due rotatorie a Ponte a Chiani che caratterizzano adesso la viabilità all’altezza della frazione lungo la strada provinciale 21 di Pescaiola, la nuova asfaltatura di un’arteria d’importanza fondamentale come via Calamandrei, il prolungamento della tangenziale urbana nel tratto che collega, per la prima volta, viale Santa Margherita e via Buonconte da Montefeltro, la cosiddetta ‘bretella’ di Rigutino che consente di evitare il paese ai veicoli che vogliono raggiungere dalla Umbro Casentinese la strada che sale verso Lignano, nuove piste ciclabili lungo il tratto via Pisacane - largo Pieraccini e in via Benedetto da Maiano tra la scuola di via Tricca e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, gli strumenti di pianificazione urbanistica, piani funzionali al rilancio che vogliamo imprimere nel futuro, la figura innovativa del garante dei diritti dei disabili, il protocollo d’intesa tra Comune di Arezzo e Asl Toscana Sud Est per la trasformazione di alcuni locali del parcheggio Baldaccio in polo di servizi socio-sanitari, il presidio della polizia municipale in piazza Guido Monaco. A tale proposito, mi sia consentito di ringraziare tutto il corpo, dal comandante Poponcini agli ufficiali e agenti per il lavoro svolto i questi mesi, per l’attività di pattugliamento, monitoraggio e controllo, portata avanti quotidianamente con grande impegno, per tenere sotto controllo i contagi da coronavirus.

E per il futuro? Abbiamo delineato tutto nel Dup e nel programma di mandato, documenti rispetto ai quali la nuova giunta, un mix di continuità e novità, ha dato un ottimo contributo grazie a un efficace lavoro di squadra: proseguiremo con il completamento delle opere pubbliche programmate, cito le viabilità in zona Baldaccio e via Fiorentina e la nuova caserma della polizia municipale, e ci atterremo all’idea di sviluppo della città che ci siamo dati e che si fonda su cinque concetti base. Li abbiamo definiti Aree Strategiche: La città di tutti e di ciascuno, La città della crescita sostenibile, La città della cultura come capitale, La città europea, resiliente e innovativa, La città del benessere. Amalgamati, serviranno a vincere definitivamente la sfida: fare di Arezzo non più solo la città dell’oro ma anche una città accogliente, ricca di tesori che sono di Arezzo e ad Arezzo rimangono, pronti a coinvolgere anche emotivamente il turista curioso e consapevole di visitare una dei luoghi più belli e affascinanti della Toscana. E ancora: una città europea, con servizi di qualità frutto anche di scelte in linea con i parametri ambientali e, penso alla New Public Library e allo spazio pubblico inteso come ‘terzo luogo’, caratterizzata da un nuovo modo di stare insieme. Riteniamo infine che il modello delle fondazioni sia il modo migliore per dare snellezza e massima rapidità di azione, necessarie ora più che mai, nella gestione dei servizi ai cittadini”.

Lucia Tanti ha voluto ricordare alcuni numeri: “5.000 aretini sono stati seguiti e aiutati durante l’intero anno, oltre 4.000 i buoni spesa erogati, 4.500 posti messi a disposizione per i campi solari. Senza dimenticare la gestione degli spazi scolastici che hanno permesso all’intero sistema di ripartire secondo un modello di sicurezza. Siamo e continuiamo a essere un Comune modello, che fissa paradigmi e si pone come punto di scrittura di nuovi codici di gestione, anche nella coesione sociale e nei servizi alla persona”.

Simone Chierici: “messo da parte il rammarico, guardiamo al futuro con incertezza ma anche con impegno e idee, come quella di legare il simbolo dell’oro all’anima turistica di Arezzo”.

Giovanna Carlettini: “il 2020 ha anche determinato un aumento delle violenze domestiche, un fenomeno che vogliamo combattere anche grazie alla collaborazione del centro Pronto Donna. Dobbiamo rivolgerci alle nuove generazioni per aumentare la consapevolezza su questo tema. Pensiamo anche a corsi di lingua per gli stranieri regolari. Come augurio per il 2021, confido nel recupero della voglia di sorridere”.

Federico Scapecchi: “ho conosciuto la realtà delle società sportive, con le quali ho avviato un dialogo proficuo e siamo al lavoro per trovare tutte le risorse possibili per questo mondo. Importante sarà partecipare ai vari bandi in corso, anche per le politiche giovanili. Non ci manca la fiducia”.

Alberto Merelli: “la tenuta dei bilanci è stata messa a rischio ma ce l’abbiamo fatta. E come? Prendendo decisioni. Ci siamo assunti questa importante responsabilità e non era affatto scontato”.

Francesca Lucherini: “in questi primi mesi ho affrontato due questioni: archivio storico, anche in virtù della necessità di consultazione delle pratiche da parte dei professionisti a seguito dell’entrata in vigore dell’eco-bonus. Il piano operativo: la sua stesura è stata completata, attualmente il documento è presso la Regione Toscana per il suo visto ma mi auguro che in due mesi tale procedura possa concludersi in modo tale da permetterci la sua adozione definitiva”.

Marco Sacchetti: “abbiamo un impianto all’avanguardia a San Zeno, ne implementeremo efficienza ed efficacia per farne una struttura che spicchi a livello non solo regionale. Le postazioni ad accesso controllato che abbiamo adottato per la raccolta dei rifiuti sono un modello che molti Comune stanno copiando. Sono programmati interventi importanti per il contenimento del rischio idraulico”.

Alessandro Casi: “la manutenzione sarà portata avanti senza indugio e con attenzione particolare alle segnalazioni dei cittadini, anche sui piccoli problemi. Attivata a dicembre la pulizia delle caditoie per evitare che le piogge rechino eccessive criticità. Abbiamo deciso inoltre di dare priorità all’edilizia scolastica e alla riqualificazione di alcune infrastrutture funzionali allo sviluppo turistico”.

Monica Manneschi: “gli interventi che hanno caratterizzato questi primi mesi di lavoro sono stati in via Malpighi e via Funghini, di carattere strutturale sugli edifici, e l’assegnazione degli appartamenti al Gattolino, una questione annosa che abbiamo finalmente risolto. L’innovazione tecnologica: molti servizi del Comune possono oramai essere visitati tramite Spid, è iniziata la migrazione dei servizi di incasso verso la piattaforma PagoPa, contiamo di accrescere la digitalizzazione fino a un click tramite smartphone”.

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