Pd a Scapecchi: "Altro che giustizialismo, Ghinelli sindaco sarebbe sospeso se condannato in primo grado"

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"L'accusa di giustizialismo rivolta da Scapecchi a Ralli è assolutamente fuori luogo e impropria. Come patetiche sono le allusioni alla politica degli anni '90", dichiarano gli esponenti del Partito Democratico aretino

"Ralli non è entrato nel merito della vicenda giudiziaria. Ha solo citato la legge Severino e quindi uno scenario possibile: Ghinelli sindaco, qualora venisse condannato in primo grado per uno dei reati che gli vengono contestati, verrebbe sospeso dalle sue funzioni.

Nessuno entra nel merito della vicenda giudiziaria: ci penserà la magistratura e massimo rispetto per chi non ha ancora subito alcun grado di giudizio. Ma dato che Ghinelli e il centrodestra prefigurano scenari che arrivano al 2025, devono anche ammettere che c'è una spada di Damocle su questa scadenza ed è appunto l'inchiesta Coingas-Multiservizi. Entrino nel merito di questo problema, senza usare fuochi di copertura che rendono ancora più grave la preoccupazione che Ralli ha manifestato".

"Processi penali e sospensione dalla carica: il centrodestra evita la risposta", il commento della Lista Ralli sulla querelle.

"Forza Italia, attraverso Scapecchi, ha fatto infinite citazioni: giustizialismo, arma di distrazione di massa, Psi, Rossi, referendum... Non ha risposto all'unica domanda fatta da Luciano Ralli: se Ghinelli fosse eletto e poi condannato, verrebbe o no sospeso della carica di sindaco? E se la risposta è sì, come è evidente che sia, quale orizzonte e quale stabilità amministrativa e politica è in grado di garantire il centrodestra? Questo non è giustizialismo ma informazione verso gli elettori. Continuiamo ad attendere risposta. Non solo noi ma soprattutto gli elettori".

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