Taglio dei fondi alla Polizia, quando per curare la malattia si tolgono le medicine

. Inserito in Politica

Stiamo esagerando: per curare la malattia si tolgono le medicine. Non che le medicine, se prese in dosi massicce, non diventino veleni, ma pensare che, per stare meglio, se ne possa fare a meno, è da stolti.

Mi riferisco alla campagna "de-fund the police" (togliere fondi alla polizia), lanciata dopo la morte di George Floyd. Non sono uno stupido (cioè lo sono, ma non fino a questo punto) da non capire alcune delle ragioni che stanno alla base di questa richiesta: troppi episodi di violenza razziale commessi dalla polizia americana e la necessità di tagliare la spesa pubblica per rispondere alla crisi economica seguita alla pandemia. In effetti, negli USA, il budget per la polizia negli ultimi anni è triplicato e ammonta a 115 miliardi di dollari all’anno. Per fare un paragone, la spesa dedicata ai Centers for Disease Control and Prevention, l’organismo statunitense che si occupa di sanità pubblica, è di 11 miliardi all’anno, quella per l’Agenzia per la protezione dell’ambiente di 9 miliardi. Forse, visti i numeri, negli USA alcune razionalizzazioni della spesa si renderebbero necessarie, per investire di più in istruzione, programmi per l’occupazione e per una sanità universale. Ma da questo a farne una battaglia ideologica ce ne corre parecchio. La sicurezza dei cittadini, al pari di ogni altro diritto, è importante: quando c’è degrado, criminalità diffusa, furti nelle case, truffe a rimetterci sono sempre i più deboli ed io sto dalla parte di chi non si può difendere.
Probabilmente sono fuori moda, perché continuo a pensare che la criminalità (piccola e grande) si combatta in tre modi: migliorando la qualità della vita, certezza della pena e "tolleranza zero". Lo so, quest’affermazione farà storcere la bocca a qualche benpensante, tenetevi pure le vostre idee, io mi tengo le mie e alla fine tireremo le somme.
Adesso mi aspetto che la moda dei tagli al budget della polizia arrivi anche in Italia. Sarebbe un errore seguire questa tendenza. Intanto perché il tema della sicurezza, lo vado ripetendo da anni, non è né di destra, né di sinistra. Quando ero sindaco, fui uno tra i primi a introdurre la videosorveglianza e venni criticato, anche da destra, con la scusa che, così facendo, veniva violata la riservatezza. Io continuo a sostenere che la sicurezza collettiva vale più della privacy individuale.
Tagliare i fondi alla polizia significa fare un grande favore alla criminalità. Siamo un paese dove non ci sono soldi per le divise, per la benzina delle volanti, dove le indagini in alcuni casi continuano solo grazie a poliziotti che anticipano di tasca i soldi. Di fronte a questo si chiedono tagli? Non sono d’accordo. Penso invece che dovremo potenziare la presenza nei territori, aumentare il controllo, costruire progetti per la sicurezza che coinvolgano cittadini, polizia, carabinieri e polizia locale. Non voglio, sia chiaro, uno stato di polizia, semplicemente voglio che sia rispettato il diritto di tutti a vivere tranquilli.

Tags: Polizia Usa

Paolo Brandi

Paolo Brandi

Laureato in filosofia a Pisa e in storia a Siena. Amante dei cani, dell'Inter e della Sicilia. Fin da piccolo impegnato in politica ma col tempo ha assunto un atteggiamento più contemplativo.