Quale futuro per l'Arezzo calcio? Bardelli: “Vicende viste e riviste troppe volte, una maledizione"

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"Purtroppo la nostra squadra, ciclicamente, si ritrova sempre al punto di partenza. Gli sportivi adesso chiedono trasparenza, chiarezza e soprattutto garanzie”. Così il consigliere comunale Roberto Bardelli sulle sorti della società sportiva amaranto

“Deve esserci una maledizione nei confronti del calcio ad Arezzo! Puntualmente, come in un maledetto girone infernale, la nostra squadra si ritrova ciclicamente al punto di partenza, con pochi soldi, un progetto fumoso e soprattutto un futuro incerto.

Un maledetto Monopoli nostrale che ci fa sempre ripassare dal via, tra imprevisti e probabilità, dove purtroppo si patisce molto e si gioisce poco. La proprietà attuale è alla ricerca disperata dell'ennesimo compratore, all'orizzonte sembrano esserci due cordate, ma non è chiaro se siano veramente in grado di gestire il calcio ad Arezzo.

È questo che più dispiace in vicende viste e riviste troppe volte. Da una parte abbiamo un socio attivo, Orgoglio Amaranto, che in questi anni, mentre c'era gente strana che andava e veniva lasciando i cocci, ha fatto miracoli per mantenere in piedi una società calcistica degna di questo nome, dimostrando di saper competere con strutture molto più blasonate e con una efficienza che farebbe impallidire squadre di serie A; abbiamo i ragazzi della curva Lauro Minghelli, che non hanno fatto mai mancare il loro appoggio ogni maledetta domenica, anche nei momenti più tormentati e difficili: quando le cose si sono messe male loro c'erano sempre e comunque. E poi gli sportivi, che rischiano un infarto per il nervoso, e le maestranze, che hanno operato al Comunale tra mille difficoltà e patimenti anche economici, e non hanno fatto mai mancare la propria disponibilità.

Dall'altra parte invece troviamo sempre persone mosse da entusiasmo iniziale, salvo poi vedere poco a poco scemare il loro interesse, fino ad abbandonare la nave oramai ingestibile e piena di buchi, dove entra acqua dappertutto. Ecco, non penso che la nostra Arezzo meriti l'ennesimo scivolone, la solita pantomima del vado, non vado.

Quello che i tifosi e gli sportivi chiedono è trasparenza, chiarezza e soprattutto garanzie. E questo è dovuto a tutti coloro che amano la maglia amaranto e che amano Arezzo. E che hanno dimostrato in più di una occasione di sapersi rialzare e continuare a sognare. Non meritiamo un'altra volta paturnie e patemi d'animo.

E' importante per i nostri cuori, è importante per l'Arezzo”.

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