Castiglion Fiorentino, l'opposizione: "Dall'amministrazione distorsione della realtà"

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"Essere presenti in Consiglio Comunale ci permette di tastare da vicino il polso della situazione e di poter verificare di volta in volta le cose che vengono fatte e soprattutto dette". Apre con queste parole la riflessione dei consiglieri comunali di "Castiglioni nel cuore

"L’ultima grave questione in ordine cronologico - si legge nella nota dell'opposizione - è emersa in Commissione per la bonifica sito industriale EX SADAM, alla quale sono seguite le dichiarazioni del vicesindaco Milighetti che, ogni volta che rilascia una dichiarazione pubblica, continua imperterrito nella sua opera di distorsione della realtà, giocando sulla difficoltà dei cittadini di poter verificare quanto da lui affermato e forte di una presenza mediatica talmente imponente da oscurare tutte le differenti opinioni.

Nello specifico, la questione riguarda la bonifica dell’area EX ZUCCHERIFICIO per la quale Milighetti ha affermato con fierezza che “....in questi anni la procedura è proseguita e restano circa 3 ettari sui quali la bonifica deve avvenire.”

Detta così, sembrerebbe che tutto sia stato eseguito a regola d’arte e che la situazione sia vicina alla chiusura.

Tuttavia, il Vicesindaco, sollecitato da più parti, non ha ancora risposto su alcuni “piccoli” particolari.

Ad esempio, è vero o non è vero che, con il nuovo Regolamento Urbanistico del 2015, approvato dalla giunta Agnelli nel precedente mandato, tutta l’area, circa 108 ettari, sia stata resa industriale?

Perché, se questo fosse confermato, a nostro avviso, ci sarebbe stato un enorme vantaggio per la proprietà, che si sarebbe vista alleggerire, senza muovere un dito, della maggior parte delle opere reali di bonifica, dato che, le stesse, seguono la destinazione urbanistica dei terreni a cui si riferiscono.

In sintesi, con il Regolamento Urbanistico 2015, targato Agnelli, si sarebbe di fatto reso regolare ciò che non lo sarebbe mai stato.

Nonostante tutto questo, 3 ettari non risultano ancora a norma, a testimonianza di quanto sia delicata la situazione.

Grave è anche la posizione della proprietà che ha proposto di sanare questi bacini coprendoli con dei teloni.

Riteniamo una soluzione del genere, dopo 15 anni, assolutamente inaccettabile, oltre che molto irrispettosa, al limite del offensivo, nei confronti dei cittadini.

Il Vicesindaco si è inoltre dimenticato di dire che quest’operazione, fatta in tali termini, ha generato un’ulteriore grave handicap per tutta l’area. Infatti, nel caso in cui si dovesse presentare un potenziale acquirente, lo stesso sarebbe costretto ad utilizzare l’area solamente a fini industriali, con tutte le problematiche ambientali e logistiche che si troverebbe davanti e, diversamente, nel caso in cui ottenesse il cambio di destinazione urbanistica, dovrebbe però farsi carico di tutte le spese di bonifica reale, abbonate all’attuale proprietà dalla giunta Agnelli nel primo mandato.

Tutto questo, se sommato alla totale incapacità da parte dell’amministrazione di “mettere sul tavolo” un progetto concreto di riqualificazione, evidenzia fin troppo bene come il destino dell’area in questione sia molto probabilmente già segnato, condannando tutta la zona a rimanere nello stato di attuale degrado.

Come si dice: oltre il danno, la beffa…..

Tutto questo si va a sommare all’immobilismo in tutti gli altri settori, lavoro, sanità, infrastrutture, servizi sociali e tutto quello che servirebbe al nostro paese.

Per uscire da questa situazione, invitiamo dunque il Vicesindaco Milighetti a fare chiarezza sulla questione e a smetterla con il gioco delle tre carte per confondere i castiglionesi. Si inizi a lavorare seriamente per realizzare, anche insieme a noi se lo vorrà, qualcosa di concreto al fine di evitare che l’AREA EX SADAM diventi uno dei più grandi scempi della storia recente del nostro territorio.

In alternativa, continui a pensare alle questioni a lui più congeniali, cerimonie, feste, sagre e grandi conferenze, con l’unico scopo di comparire sui giornali e sulle televisioni perché per l’attuale maggioranza, fare politica significa soltanto farsi vedere. Noi siamo differenti e preferiamo lavorare seriamente anche a costo di non vedere le nostre foto sui giornali, il nostro fine è un altro, tutelare gli interessi dei Castiglionesi e promuovere uno sviluppo serio del nostro territorio, convinti che la promozione abbia si, anche una dimensione mediatica, ma che questa dovrebbe arrivare dopo la sostanza delle cose e non essere l’unico obiettivo da raggiungere, rimanendo spesso fine a se stesso". 

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