L’Arezzo cresce e arpiona la parte sinistra della classifica. Non molliamola

Contro un avversario ben disposto in campo, pronto a salire in pressione per non farci ragionare e abile ad occupare bene gli spazi, l’Arezzo ha lottato quando c’era da lottare, corso quando c’era da correre e sofferto quando c’era da soffrire, senza perdere la testa e cercando di far pendere finalmente gli episodi dalla sua parte. Il pareggio di Corrado, arrivato a stretto giro dopo il vantaggio piemontese, è stato certamente un elemento decisivo per evitare ansia ed affanni, ma da lì in avanti la squadra non ha mai smesso di cercare la vittoria e questo è un segnale importante. Contro una mediana densa come quella predisposta da Banchieri, anche il centrocampo amaranto ha retto botta grazie ai ripiegamenti di Caso, Piu prima e Belloni poi, oltre che di Nello Cutolo, impagabile nel dare l’esempio e indicare la via dall’alto dei suoi 8 gol in 15 partite, che fanno una media da centravanti puro. Foglia, poi, è stato immenso come sempre, cantando e portando la croce e il giallo fiscale che lo taglierà fuori dalla prossima è una disdetta che non ci voleva.
Non è mancato il gol subito a “bischeri”, unica pecca nella buonissima prestazione di Luciani, che in quel caso si è fermato ad ammirare il piedone di Sbraga, ma è anche vero che né Peralta né Bortolussi si sono mai resi pericolosi confermando la crescente intesa tra Borghini e Baldan. Che dire poi di Caso, che ha spaccato la gara quando sembrava non averne più, piantando in asso mezzo Novara ed andando a procurarsi il rigore che ha segnato l’esito della partita?
Benino anche Gori, nonostante l’asfissiante marcatura. La sensazione è sempre che la gamba fino in fondo non ce la metta mai per un senso di superiorità, che ancora deve scalare di un gradino, ma le qualità del ragazzo sono indiscutibili.
Ora che abbiamo arpionato la parte sinistra della graduatoria è d’obbligo non mollarla e cercare di dare seguito fin da Pistoia. L’obiettivo deve salire, insieme alla qualità del gioco e dei risultati. Crediamoci.