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giovedì | 17-07-2025

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“Quando la bravura supera la ricompensa sul campo”, Arezzo premia Franco Bitossi

Alla presentazione oltre al presidente Polci, il vice Orlando Fiordigiglio, campione italiano di pugilato, Oreste Giommoni, l’assessore allo sport del Comune Federico Scapecchi e Vittorio Landucci che ha una splendida biblioteca del ciclismo a Castiglion Fiorentino. Giusto 50 anni fa, il 6 agosto 1972, Bitossi, toscano nato a Camaioni di Carmignano il 1 settembre 1940, perse in maniera incredibile il campionato mondiale a Gap, in Francia. Era il 6 agosto, uno dei rarissimi mondiali disputati prima di Ferragosto. Bitossi partì nel finale da un gruppetto di otto attaccanti e quando lo faceva non lo riprendevano mai. Quella volta purtroppo ci fu la beffa. Sul lungo rettilineo in salita, strada larga, Bitossi cominciò a perdere forze, e lucidità ma nessuno degli inseguitori, il fenomenale Merckx compreso lo aveva superato, solo un italiano, Marino Basso lo beffò sulla linea del traguardo. Una delle beffe più clamorose della storia dello sport. Ma Bitossi verrà premiato anche per la sua grande carriera con circa 150 vittorie da professionista, con due Giri di Lombardia, una delle classicissime del ciclismo, due Campionati di Zurigo, il Giro di Svizzera, ventuno tappe al Giro d’Italia, tre volte la classifica del gran premio della montagna, due quella a punti, quattro tappe al Tour de France e la vittoria nella classifica a punti, tre campionati italiani e tante altre corse di valore. Molti anche i piazzamenti, quello più amaro a Gap, ma anche un altro podio al mondiale con un terzo posto.