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domenica | 22-06-2025

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Premi, memoria e passione per l’amaranto

AREZZO – Lunedì 12 maggio, in una cornice di tifosi e appassionati all’interno dei locali dello Stadio Comunale, si è tenuta la cerimonia di premiazione di fine stagione organizzata dal Museo Amaranto, autentico custode della storia centenaria dell’Arezzo Calcio.

Una serata intensa e ricca di emozioni, dove passato, presente e futuro si sono incontrati sotto il segno della passione amaranto, unendo calciatori, calciatrici, tifosi e volti storici del calcio aretino. A fare gli onori di casa, tra presentazione e conduzione, Stefano Turchi e Luca Stanganini, affiancati dal Presidente del Museo e leggenda amaranto Stefano Butti, dal simbolo cittadino Menchino Neri, da Elena Terziani e dai giovani volontari che rappresentano oggi la linfa vitale dell’istituzione.

La cerimonia si è aperta con i riconoscimenti dedicati all’Arezzo Calcio Femminile, militante in Serie B e forte di una delle matricole più storiche del calcio rosa italiano (fondata nel 1981).
A ricevere il premio “Giovane Chimera Amaranto”, destinato alla miglior under 21 della stagione, è stata il portiere Viola Bartalini, mentre il prestigioso premio “Chimera Amaranto” per la miglior giocatrice dell’anno è andato ad Azzurra Corazzi. Nel suo discorso di ringraziamento, Corazzi ha voluto condividere il riconoscimento “con le mie compagne di squadra e con il Presidente Anselmi, che ha sempre creduto nel movimento femminile”.
Presenti anche il Presidente Massimo Anselmi e il neo direttore generale Roberto Cucciniello, a testimonianza della solidità e della visione del club.

È stata poi la volta dell’Arezzo maschile, con due protagonisti assoluti della stagione premiati per aver raggiunto un traguardo speciale: Emiliano Pattarello e Luca Trombini hanno ricevuto una targa commemorativa per aver collezionato 100 presenze in amaranto.
“Cento presenze sono un numero importante – ha detto Pattarello –. Non è da tutti riuscire a rimanere legati a una maglia per così tanto tempo. Per me è un onore.”
Dello stesso tenore le parole di Trombini: “Ringrazio chi mi ha sostenuto in questo percorso, è un traguardo che porto nel cuore. Spero di continuare a lungo con questi colori.”

Il premio alla memoria di Lauro Minghelli, assegnato al miglior calciatore under della stagione, è andato ad Alessandro Renzi. L’ex Empoli ha voluto condividere l’emozione con chi lo ha accompagnato nel percorso: “Ringrazio le persone che mi sono state vicine, i compagni, lo staff e tutta la città”.

Gran finale con uno dei momenti più attesi e toccanti della serata: Domenico “Menchino” Neri, simbolo vivente del calcio aretino, ha consegnato a Emiliano Pattarello il premio “Rovesciata d’Oro”, riconoscimento destinato al calciatore che più si è distinto nell’arco della stagione. Un tributo che unisce talento, dedizione e amore per la maglia.

Una serata speciale, che ha saputo onorare la tradizione e rilanciare lo spirito amaranto verso nuove sfide, sotto lo sguardo vigile della memoria e della passione che fanno del Museo Amaranto un patrimonio prezioso per tutta la città.

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