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venerdì | 14-11-2025

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Sport

Arezzo sprecone supera il Bra e torna in testa. La copertina è per la Sud nel ricordo del piccolo Leo

Amaranto di carattere: l’Arezzo torna in vetta al girone B della serie C battendo il Bra 2-1 grazie ai gol di Pattarello e Cianci, soffrendo nel finale dopo il rigore di Baldini e dopo aver fallito occasioni in serie. La Curva Sud Lauro Minghelli ricorda Gabriele Sandri e il bimbo morto nell’asilo a Soci. Solo applausi.

Arezzo – Bra 2-1 – Reti: 6′ Pattarello (r.); 56′ Cianci; 63′ Baldini (r)

Primo Tempo

Il primo tempo di Arezzo–Bra si accende già al 4’: De Col mette in mezzo un cross teso, la difesa del Bra respinge ma il pallone rimane lì, al limite dell’area. Arriva in corsa Chierico, che calcia rasoterra con potenza e costringe Renzetti alla parata. Il portiere non trattiene e Pattarello si avventa per primo sulla ribattuta, anticipa Pautassi e viene steso in area. L’arbitro Madonia indica subito il dischetto. La panchina ospite chiede revisione FVS, dopo il controllo la decisione resta, giallo per l’autore del fallo. Il rigore c’è e sul pallone va Pattarello.

Il numero 10 amaranto non sbaglia: rincorsa decisa, conclusione bassa, Renzetti indovina l’angolo e tocca il pallone, ma non basta ad evitare la rete. L’Arezzo è avanti 1-0, Per Pattarello è il sesto gol in campionato, che lo porta in vetta alla classifica marcatori del girone B e lo rende il miglior realizzatore stagionale dell’Arezzo.

Al 20’ la squadra di Bucchi sfiora il raddoppio su punizione: Cianci calcia dal limite, appena fuori area, la barriera devia e il pallone sfila non lontano dal palo.

Al 24’ arriva il primo tiro nello specchio per il Bra. Baldini batte una punizione dalla sinistra, la palla attraversa l’area e trova De Biase sul secondo palo. La conclusione mancina è però debole e Venturi.

Intorno al minuto 25 la Curva Sud Lauro Minghelli espone uno striscione: “La passione non si vieta – Trasferte libere“, in riferimento al recente divieto imposto per motivi di ordine pubblico in occasione del derby Perugia-Arezzo.

27’ nuovo episodio da revisione FVS. Sulla trequarti c’è un duro contrasto tra Righetti e Fiordalisi. Madonia ammonisce il giocatore amaranto, ma anche stavolta Nisticò lo richiama al monitor. Dopo la revisione cambia tutto: il fallo è di Fiordalisi, annullato il giallo a Righetti. Il fallo di Fiordalisi era sembrato sinceramente da rosso.

Al 38’ la partita si ferma per un momento di emozione: dalla curva Minghelli si alzano uno striscione e cori in memoria di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso l’11 novembre 2007 nell’area di servizio Badia al Pino, sull’A1: “Oltre il tempo – Gabriele Ultras per sempre“.

Al 45’ l’arbitro concede 3 minuti di recupero. Non succede altro, la prima frazione si chiude con l’Arezzo avanti col minimo vantaggio.

Secondo Tempo

La ripresa si apre nel peggiore dei modi per l’Arezzo: dopo pochi secondi Bucchi è costretto a togliere Mawuli, colpito duro nel finale della prima frazione. Al suo posto entra Perrotta.

Al 2’ Baldini colpisce bene di destro da fuori area e Venturi deve distendersi per deviare in calcio d’angolo.

All’8’ l’Arezzo risponde con un contropiede fulmineo orchestrato da Pattarello, che serve Tavernelli, bravo a rifinire per Cianci. Sembra fatta per il raddoppio: il centravanti si ritrova solo davanti a Renzetti, ma il tiro finisce sul fondo, solo l’arbitro vede una deviazione

All’11’ proprio da quell’angolo arriva il raddoppio: Cianci si fa perdonare, svetta in area e insacca per il 2-0,  sesto gol stagionale.

Al 16’ la partita si riapre improvvisamente: Perrotta entra su Sganzerla in area e Madonia, vicinissimo all’azione, indica subito il dischetto. Bucchi chiede la revisione FVS, ma dopo il controllo l’arbitro conferma la decisione, anche se il contatto non pare chiaro. Baldini non trema davanti alla curva amaranto che lo fischia: destro potente, Venturi intuisce ma non basta. Bra accorcia le distanze, 2-1.

Al 26’ Cianci imbecca Tavernelli, che controlla, entra in zona tiro e lascia partire un destro che sfiora il palo di Renzetti.

Al 35’ grande intuizione di Venturi che con un rinvio lunghissimo, praticamente di sessanta metri, pesca Pattarello in contropiede. Il numero 10 calcia di esterno sinistro, ma la palla termina a lato. Non è serata per le bocche da fuoco amaranto: tante le occasioni mancate.

Al 36’ Bucchi cambia ancora: fuori Meli e lo stesso Pattarello, dentro Arena e Varela.

A 5′ minuti dal termine tutti gli applausi sono per la Curva Sud Lauro Minghelli, che espone uno striscione tributo al bambino di Soci morto all’asilo: “Fai buon viaggio piccolo Leo“. Lo stadio prima ammutolisce per lunghi istanti, poi si lascia andare ad un lungo applauso.

Quattro minuti di recupero. Tito e Cianci vengono ammoniti a distanza di pochi secondi.

Madonia fischia la fine della partita. L’Arezzo porta a casa una vittoria sofferta ma preziosissima: nonostante gli infortuni, le assenze e una prestazione più pratica che brillante, la squadra lotta con generosità fino al triplice fischio. Fino a domenica, gli amaranto si riprendono la vetta della classifica.

Tabellino e marcatori

Arezzo: 22 Venturi; 26 De Col, 13 Gilli, 15 Gigli, 37 Righetti; 8 Mawuli (1′ st 45 Perrotta), 24 Chierico, 14 Meli (35′ st 23 Arena); 10 Pattarello (35′ st 11 Varela), 71 Cianci, 21 Tavernelli (42′ st 3 Tito).

A disposizione: 1 Trombini, 12 Galli, 19 Chiosa, 83 Ferrara.

Allenatore: Cristian Bucchi.

Bra: 22 Renzetti; 31 De Santis, 17 Fiordaliso, 6 Sganzerla; 72 Cucciniello (13′ st 2 Lia), 77 Brambilla, 29 Maressa (32′ st 47 La Marca), 10 Pautassi (43′ st 20 Morleo); 14 Lionetti (43′ st 28 Dimatteo); 9 Di Biase (13′ st 80 Chiabotto), 92 Baldini.

A disposizione: 1 Franzini, 12 Menicucci, 3 Rottensteiner, 4 Cannistra, 8 Tuzza, 25 Corsi, 27 Campedelli, 36 Rabuffi.

Allenatore: Fabio Nisticò.

Arbitro: Dario Madonia di Palermo (Alessandro Marchese di Napoli – Sebastian Petrov di Roma). Quarto ufficiale: Matteo Dini di Città di Castello. Operatore Fvs: Federico Linari di Firenze.

Spettatori presenti 4.201 (2.235 paganti + 1.966 abbonati). Ammoniti: pt 7′ Pautassi, 27′ Fiordaliso; st 23′ Lia, 31′ Perrotta, 37′ Gilli, 44′ Tito, 45′ Cianci. Angoli: 8-3. Recupero tempi: 3′ e 4′

Reti: pt 7′ rig. Pattarello; st 11′ Cianci, 18′ rig. Baldini

Bucchi, che deve fare i conti con le assenze contemporanee di Chiosa, Ravasio, Dezi, Renzi, Dell’Aquila, Guccione e Iaccarino, schiera dall’inizio De Col in difesa, inserisce Meli a centrocampo con Mawuli. Pattarello, Tavernelli e Cianci a formare il terzetto avanzato.

Chiosa, Ravasio, Dezi, Renzi, Dell’Aquila, Guccione e Iaccarino: Arezzo falcidiato dalle assenze, ma deciso a riprendersi prima possibile la vetta della classifica. E’ fondamentale quindi tornare ai tre punti pieni, dopo il pareggio di Perugia, a partire dalla gara contro il Bra, anticipo del 14° turno di Serie C girone B. I piemontesi di Cuneo gravitano in quart’ultima posizione a quota 10 punti, in coabitazione col Livorno, che domenica ospita l’attuala capolista Ravenna.

Nell’unico precedente tra le due formazioni, ha avuto la meglio la squadra di Bucchi per 2-1 in rimonta. Era la gara di Coppa Italia dello scorso 16 agosto: a segno Sinani Ismet per il vantaggio ospite, poi la replica di Mawuli e Chierico.

Alla vigilia, mister Bucchi ha espresso fiducia ma ha avvertito che serviranno attenzione e intensità contro un avversario cresciuto rispetto al precedente di Coppa e quindi pericoloso. L’Arezzo è in piena emergenza con molte assenze, ma il tecnico assicura che chi scenderà in campo è pronto e motivato. Possibili opportunità per Perrotta e Meli, apprezzati per atteggiamento e qualità. Bucchi difende Iaccarino dopo la squalifica («per me non era da espulsione») e chiede maggiore lucidità agli esterni dopo l’ultima gara. In attacco segnali positivi: tutti gli attaccanti sono già andati a segno, dato che per Bucchi «i problemi sono di chi deve marcarci».

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